01/10/2014 09:49
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «L’ennesimo record? Non ho intenzione di fermarmi qui, mi sento ancora bene. Non avverto il peso dell’età». Guarda avanti Francesco Totti, dopo le emozioni dell’Etihad Stadium. Il pollice destro in bocca. Come sempre. Non sotto il settore occupato dai tifosi della Roma, ma davanti a quelli del City. Nessuno sfottò, però. Lo rispettano qui. E in Inghilterra, dove mai aveva segnato con la maglia della Roma, Totti interrompe il digiuno stagionale. Con la rete 17 in Champions. Segnata a 38 anni e 3 giorni, per diventare il veterano di coppa. ma al capitano interessa altro. Pensa agli ottavi. Perché la Roma è seconda, alle spalle del Bayern, e ha 3 punti di vantaggio proprio sul Manchester: «Pesando la nostra prestazione nei 90 minuti, il pareggio ci va stretto».
ORGOGLIO E CONVINZIONE – È bello sentirlo parlare così. La Roma che spaventa i campioni inglesi, due titoli di Premier negli ultimi tre anni: «Dico questo perché le occasioni più nitide le abbiamo avute noi. Potevamo vincere. Dopo il rigore di Aguero, abbiamo avuto una reazione da grande squadra. Ricordiamoci che avevamo di fronte una delle squadre più forti d’Europa. Abbiamo dimostrato il nostro valore. Siamo felici per la nostra prova, anche se nella ripresa eravamo convinti di tornare a casa con i tre punti…».
PROMESSA MANTENUTA – «Io l’ho sempre ripetuto: la Roma ha la possibilità di fare la partita contro qualsiasi avversaria. Di giocarcela con chiunque. Senza avere paura. Anzi. Come è successo qui all’Etihad stadium» ricorda Totti. Non deve guardare la classifica del gruppo per rendersi conto che il risultato di Manchester può avvicinare i giallorossi alla qualificazione agli ottavi. Francesco è sempre stato convinto della qualità dell’organico di Garcia: «Noi abbiamo un obiettivo: fare del nostro meglio e magari passare il girone. Sappiamo che non è facile, ma giocando in questa maniera possiamo mettere in difficoltà chiunque».
PRESIDENTE RAGGIANTE – Totti si è sbloccato, in Inghilterra e in questa stagione, davanti a Pallotta: «Non ci facevo caso. Come ho sempre detto io penso più alla squadra che a me stesso. E’ questa la mia forza. Quando la squadra ti aiuta, diventa più facile fare gol e battere i record». E’ il suo modo di ringraziare i compagni nella notte del nuovo primato. «Abbiamo giocato proprio una grande gara. Che ci sarà utilissima. Perché ora sappiamo che possiamo giocare alla pari con tutti». Parola di presidente. Pure Pallotta, dopo l’esibizione contro il City, la pensa come il capitano.