La difesa diventa il «Wonderwall» degli Oasis

02/10/2014 11:28

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - La celebrazione di . E quella di , creatore di una nuova (per modo di dire…) band che si chiama Oasis, canta«Wonderwall» e ha in , Yanga-Mbiwa, e Cole un muro che, martedì sera, è stato quasi perfetto. Ha conquistato un punto all’Etihad la Roma, ma per la parte giallorossa della à è come se fosse uscita dallo stadio a bottino pieno.

TUTTI I TWEET - Merito di una prestazione che ha riempito gli occhi dei tifosi ma anche i tweet di tutta Italia: #ManchesterRoma e # erano le prime due tendenze nazionali, cercando #Tottilegend si trovavano oltre 100mila menzioni, cercando il nome del capitano romanista oltre 244mila. Merito di un gol che ha fatto il giro del mondo e ha fatto inorgoglire tanto chi lo segue dal lontano 1993. «Solo adesso che è negli ultimi anni della carriera si accorgono di lui. Ma noi da mo’ che sappiamo chi è…», diceva ieri mattina un ascoltatore in radio.

FESTA PALLOTTA -  Dalle frequenze di Roma Radio a quelle di tutte le altre emittenti locali, le linee sono state intasate, e la gente ha fermato James Pallotta in giro per via del Corso per festeggiarlo. Troppa la voglia di commentare «la più bella Roma europea di sempre», troppa la voglia di condividere i complimenti anche dei non romanisti (su tutti, Fiorello), innamorati di una prestazione che in pochi, fuori da Roma, si aspettavano. A colpire soprattutto la sicurezza con cui i giallorossi sono scesi in campo di fronte ai campioni d’Inghilterra. Nota speciale per : «Ma non ci può adottare? Neanche mio padre e mia madre mi hanno mai dato tanta sicurezza», ha detto scherzando (o forse no?) uno speaker.

GLI EX -  Per Roberto Pruzzo, la Roma «è una squadra forte anche in Europa. La deve alzare la considerazione dell’avversario e rispettarlo maggiormente», mentre per Vincent Candela «questo è sicuramente l’anno buono per vincere lo scudetto. A Torino, quando Allegri dovrà fare scelte scomode e ci sarà un po’ di stanchezza, succederà un po’ di caos e la Roma ne dovrà approfittare». Per Ubaldo Righetti, «il percorso di conquista dell’Europa è appena iniziato», mentre per Bojan, martedì sera in tribuna a tifare Roma, « è semplicemente una leggenda. Un re in una grande squadra». Gli ex compagni, vecchi e nuovi, applaudono, i tifosi anche e lo fanno in più lingue.

THE KING - C’è chi parla di «king of the big ring road» (Grande Raccordo Anulare in salsa british) e chi ribadisce che «the spoon is on the table», il cucchiaio è sul tavolo. Specialità della casa, ovviamente. Così come è specialità della casa non dimenticare lo sfottò da derby: tra i tanti fotomontaggi immancabile quello che vede il presidente Lotito, con l’ormai consueta giacca della Nazionale, seduto accanto alla regina Elisabetta sul trono d’Inghilterra, disperati dopo il gol di . Accanto, tre semplici parole: «God save the King». E il re, ovviamente, non era Claudio Lotito.