L’invasione di panchina con schiaffo costa alla Juve meno di 30 mila euro

07/10/2014 11:02

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Mollare uno schiaffo a un componente della panchina della squadra avversaria non costa molto, allo Stadium. E il solo pensiero che nella casa dei campioni d’Italia sia possibile raggiungere quella panchina, menare le mani e, soprattutto, non essere cacciato immediatamente dall’impianto è cosa che fa venire i brividi. Ma domenica, durante -Roma, è accaduto anche questo: un tifoso di casa, dopo il primo rigore regalato a Tevez, ha scavalcato tutto e tutti ed è arrivato ad alzare le mani su Guido Nanni, il dei portieri della Roma, che era seduto accanto ai giocatori di , appena espulso. I quali, tanto per non farsi mancare niente, da pochi secondi erano stati investiti da una valanga di sputi e insulti (compresi gli infortunati, tipo , lì a due passi). Domanda: tutto normale? Risposta, ovviamente, scontata: no. Ma a Torino si può. E probabilmente solo a Torino, visto che, per dirne un paio, all’Olimpico, a San Siro o al San Paolo una cosa del genere non è assolutamente possibile. E il prezzo per tutto questo? Una multa di 30 mila euro.

Che, però, comprende anche un bengala lanciato nel settore ospiti e reiterati laser in faccia ai giocatori giallorossi, come certificato dal comunicato n.58 del Giudice sportivo. In questo comunicato c’è traccia anche di una multa (20 mila euro) per la Roma, «per avere suoi sostenitori», ecco il testo, «all’inizio della gara, lanciato sul terreno di giuoco alcuni bengala e, al 27° ed al 32° del primo tempo, lanciato dal settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria un bengala acceso ed alcune bottiglie in plastica senza conseguenze lesive; per avere un componente la panchina fatto reiteratamente uso nel corso del primo tempo di una apparecchiatura rice-trasmittente».

ROSSI E GIALLO – Facendo due rapidi calcoli, se un tifoso prende a schiaffi un avversario in panchina o se usa il walkie talkie per comunicare con un suo collaboratore è praticamente la stessa cosa, almeno a livello economico. Il Giudice Tosel ha anche sanzionato la doppia espulsione che ha caratterizzato i minuti finali della partita di Torino: il romanista è stato squalificato per due giornate (ci sarà ricorso) «per avere, al 42° del secondo tempo, reagendo ad un fallo subito, assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un calciatore avversario, fronteggiandolo aggressivamente». Lo spagnolo Morata, invece, si è beccato una giornata «per essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco». Mah.

E , espulso dopo aver suonato il violino a Rocchi? Ammonizione con diffida e 5 mila euro di multa «per avere, al 27° del primo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale con irridente gestualità; per avere, inoltre, collocatosi dopo il consequenziale allontanamento in una zona della tribuna prospiciente la panchina assegnata alla propria squadra, mantenuto un costante rapporto verbale con i tecnici ivi operanti». Chicca finale: entra in diffida dopo essere stato ammonito «per comportamento scorretto nei confronti di un avversario». Cosaaa? Il capitano ha preso il giallo per essere andato a esultare con i propri tifosi. Evidentemente, allo Stadium, non si può fare.