25/10/2014 11:49
IL MESSAGGERO (M. CALLAI) - Battere la Roma? Sarebbe come trovare la perla in un' ostrica per pagare il conto al ristorante. Sinisa Mihajlovic, riflessivo e allo stesso tempo carico come una molla, cita Ugo Tognazzi in omaggio al figlio Ricky, amico del suo presidente e ormai tifoso blucerchiato aggiunto dopo varie apparizioni a Marassi. «La Roma gioca il miglior calcio d'Italia ma in difesa, contro il Bayern, ha dimostrato di essere perforabile e prendere gol in maniera diversa è indice di una certa difficoltà - afferma il tecnico della Sampdoria - Battere una grande, per noi che anche contro i giallorossi siamo determinati a vincere, deve diventare un obiettivo e non un'ossessione ». Ferrero è ambizioso, parla solo su Twitter con i tifosi ma lancia veri e propri siluri. «3 gol e li salutamo».
TUTTI D’ACCORDO Mi ha ne asseconda lo spirito. «Se potessi vincere 5-0 non mi dispiacerebbe. Battute a parte, i romanisti non si arrabbino perché il nostro presidente guarda tutto con gli occhi dello spettacolo ». Quel che è certo è che Samp-Roma sarà «una sfida tra arrabbiati», anche perché il serbo non ha ancora mandato giù i due punti buttati via a Cagliari, la mancata vittoria che gli avrebbe permesso di tentare non l'aggancio ma addirittura il sorpasso ai giallorossi. Un prezzo molto alto, per le ambizioni della Samp, è la rinuncia a Viviano, finalmente una sicurezza tra i pali dopo i "balletti" Romero-Da Costa-Fiorillo. Operazione perfettamente riuscita al ginocchio sinistro, dopo essersi infortunato nel corso di un banale rinvio, ma servirà un mese per il pieno recupero. Contro la Roma, ci sarà Romero, l'argentino vice campione del mondo di cui però, in estate, la Samp non è riuscita a liberarsi. «Le sue qualità sono indubbie» taglia corto Mihajlovic, tutt'altro che preoccupato pure per la febbre di Gastaldello e le condizioni di Silvestre («Con la Roma ci sarà»). Nella difesa a 4 del serbo, De Silvestri è confermato a destra e Regini rientra a sinistra dopo due turni di stop per problemi muscolari. Al centro, con Silvestre, l'ex Romagnoli con Gastaldello in panchina. Le chiavi del centrocampo saranno ancora una volta nelle mani di Palombo, affiancato da Obiang, rinfrancato dallo splendido gol di Cagliari, e Soriano. Nell'arco di Mihajlovic, per provare a infilzare la ferita Lupa di Garcia, le frecce Gabbiadini- Okaka-Eder.