02/10/2014 14:39
PANORAMA.IT (N. SCHIRA) - Sul campo la Roma ha dato una lezione di calcio ai campioni di Inghilterra. Un 1-1 che andava stretto ai calciatori di Garcia, autentici dominatori all'Ethiad Stadium nella notte di Champions League. A livello societario, altresì, il patron giallorosso James Pallotta guarda proprio al club inglese quale modello da imitare per completare il processo di crescita e consolidamento nel gotha del calcio europeo.
Non a caso il presidente americano era presente al seguito della squadra capitolina nella trasferta inglese proprio per conoscere da vicino l'organizzazione del City. In particolare, uno dei grandi progetti coltivati dall'imprenditore statunitense è legato al nuovo stadio di proprietà della Roma, e il modello da seguire e imitare è proprio quello dell'Ethiad Stadium. La Raptor, società facente capo appunto a Pallotta, è in contatto da settimane con gli uomini di Ethiad per la stipulazione di una possibile partnership con Totti & compagni. Nell'incontro con la famiglia Mansour si è quindi parlato di questi aspetti di management e della sottoscrizione di un accordo per la costruzione del nuovo impianto sportivo romanista.
Ethiad Airways controlla l'Alitalia ed è appunto presieduta da Khalifa bin Zayed, fratello dello sceicco proprietario del City. Il dialogo è stato positivo e le parti hanno intenzione di riaggiornarsi nelle prossime settimane, magari in occasione del match di ritorno all'Olimpico. La Roma non ha ancora un main sponsor da far campeggiare sulla propria maglia e proprio la compagnia emiratina potrebbe griffare i giallorossi, con in ballo anche il naming rights del futuro stadio, un impianto che sorgerà a pochi chilometri dall'aeroporto di Fiumicino, hub di riferimento della medesima Alitalia-Ethiad. Pallotta vorrebbe almeno 15 milioni all'anno per concedere la nomenclatura della nuova casa romanista.