20/10/2014 09:18
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Contro i migliori (o quasi), con il tridente migliore. E’ questa la speranza di Rudi Garcia che per domani sera con il Bayern Monaco ha intenzione di ripresentare il trio offensivo (Iturbe-Totti-Gervinho) che ha agevolmente superato la Fiorentina, creato notevoli disagi alla retroguardia della Juventus e annichilito il Cska Mosca in appena 20 minuti, segnando tre reti e sfiorandone almeno un altro paio. Le possibilità che ci riesca sono cresciute nelle ultime ore. Iturbe, infatti, ha smaltito il colpo al ginocchio che aveva rimediato contro la Juventus (a causa di un’entrata di Chiellini). Nel weekend l’argentino ha aumentato i carichi di lavoro, alternando esercizi atletici a quelli con il pallone. Ieri si è anche allenato inizialmente in gruppo per poi proseguire a parte. L’arto ha risposto bene, non procurandogli nessuna noia particolare. A tal punto che il buon umore ha suggerito all’attaccante di scrivere un messaggio sul profilo personale di Twitter («Torna la Champions League all’Olimpico: saremo in tanti! Non vedo l’ora… Forza Roma!») che lascia trasparire tutta la voglia di esserci. Non da comparsa ma come protagonista.
SCATTO MANU - Complice gli infortuni, i suoi numeri (2 gol e altrettanti assist in appena 187 minuti giocati tra campionato e coppa) sono passati quasi inosservati. Ma se sta bene, l’ex Verona ha già dimostrato di poter far male. Il suo è un nome quasi onomatopeico. Pensateci bene: Iturbe sembra contenere in sé l’idea della velocità incontenibile (per gli avversari) e dell’imprevedibilità. Se a lui, si sommano le invenzioni di Totti e l’immarcabilità di Gervinho, ci si rende conto del potenziale a disposizione di Garcia. Il talento di Manuel ha scatenato un’asta estiva con la Juventus ma in passato fece litigare Paraguay e Argentina per via della naturalizzazione, prima del trasferimento al Porto che lo ha portato in Europa. E chissà, ammirando la sua esplosione, quale deve essere il rammarico di Daniele D’Odorico, il presidente del Gallipoli che nel 2010 aveva preso quel 17enne sconosciuto. Il fallimento del club pugliese fece infatti svanire l’affare che ha fatto invece la Roma quest’estate. Per carità, il costo dell’operazione non è di quelli da etichettare come ‘affare’ (22 milioni per il cartellino ma la transazione lievita intorno ai 30 per via delle varie mediazioni): tuttavia il valore del calciatore non si discute. E la serata di domani in Champions, potrebbe essere ancora una volta il palcoscenico per dimostrarlo. A fargli da partner, oltre a Totti (sua l’ultima rete al Bayern), ci sarà un Gervinho riposato.
RIECCO GERVAIS - E’ la seconda volta consecutiva che Garcia, alla vigilia della gara europea gli risparmia la partita precedente. Era accaduto ad Empoli, dove l’ivoriano subentrò nei 9 minuti finali al posto di Ljajic. Sabato, con il Chievo, non ce n’è stato nemmeno bisogno. Dopo il doppio confronto avuto con la propria nazionale contro il Congo, serviva fargli tirare il fiato. Anche perché in attacco, l’ivoriano è quello che ha giocato di più: 563 minuti tra campionato e Champions, precedendo nel reparto avanzato Totti (508’), Florenzi (426’), Destro(365’), Ljajic (354’) e Iturbe (187’).