05/10/2014 11:38
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Otto vittorie in casa della Juventus, ma per ogni romanista ce ne sono almeno un paio in più. Una che poteva portare uno scudetto in più che invece non è arrivato proprio per quella sfida, l’altra che anche se non è arrivata, uno scudetto l’ha marchiato a fuoco eccome. Perché se è vero che i giallorossi dal 1936 ad oggi hanno portato via l’intera posta dalla Torino bianconera solo 8 volte, è anche vero che il gol annullato a Turone (1981, Sancini ad alzare la bandierina del fuorigioco prima di finire la carriera ad arbitrare l’hockey prato) e il pari, regolarmente assegnato, a Montella nel 2001, valgono molto di più di quello che poi ha detto la classifica. I tabellini li hanno classificati come pareggi, per i romanisti sono due vittorie che raccontano la storia delle due squadre: il gol annullato a Turone è da sempre il simbolo della lotta al potere juventino, la rete del 2-2 di Montella è invece uno dei simboli più importanti dello scudetto romanista con Capello in panchina. Vittorie morali e non sul campo, mentre quelle vere sono state, appunto, 8.
DA CATTANEO A RIISE - La prima vittoria fu quasi 80 anni fa, un 3-1 del 1936, gol di Cattaneo e doppietta di Di Benedetti, arrivato alla Roma da un collegio di orfani di Albano, che interruppe una serie positiva della Juve in casa di 71 partite. L’ultima nel 2010, con Riise a segnare di testa (in porta c’era Manninger) sotto al settore ospiti occupato dai romanisti infreddoliti (era gennaio), ma riscaldati da una rete al 93’ che ha rappresentato uno dei picchi più alti della gestione Ranieri. In mezzo un 2-1 del ’43 con gol del «Fornaretto» Amadei, una doppietta d’oro di Da Costa nel ’57, l‘1-0 firmato da Capello del ’67 e quello di Falcao nel 1981, un 2-0 del ’95 (Balbo, dopo una respinta di Peruzzi su Di Biagio, e autogol di Ferrara) e un altro nel 2001, a scudetto conquistato, con punizione di Batistuta e sinistro al volo di Assunçao.
ALDAIR E MANFREDINI - Sei anni e mezzo prima, sempre a Torino, uno degli episodi più contestati — gol di Turone a parte — della lunga storia di sfide tra Juve e Roma: era il 15 gennaio 1995, il giorno della spinta del guardalinee Manfredini ad Aldair che, complici anche i guanti, sbagliò la rimessa laterale regalando il pallone a Ravanelli. Polemiche a non finire, destinate a far parte del dna di una sfida, da 80 anni ad oggi, mai banale. Anche perché la peggior sconfitta in campionato della Roma in trasferta, datata 1932, fu proprio per mano della Juve a Torino: 7-1 il risultato finale per i bianconeri, come a Manchester 75 anni dopo. Ma questa è un’altra storia…