01/10/2014 10:45
CORSERA (G. PIACENTINI) - Se lo sentivano, a Trigoria, che sarebbe stata la serata di Francesco Totti. «C’è sempre una prima volta», aveva risposto la società giallorossa ad un tweet del Manchester City che sottolineava come il capitano romanista non avesse mai segnato in Inghilterra. La conferma è arrivata dal campo, dove Totti per settanta minuti ha illuminato la scena, ha segnato il gol del pareggio e ha stabilito l’ennesimo record della sua carriera diventando a 38 anni e 3 giorni il calciatore più «vecchio» (prima di lui il primato apparteneva a Ryan Giggs) ad andare a segno in Champions League. «Non pensavo al record - le parole del capitano a fine partita - penso solo alla squadra, che è la cosa più importante».
La Roma ha dimostrato di potersi sedere al tavolo delle grandi d’Europa, con una prestazione che ha spaventato i campioni d’Inghilterra. «Visti i novanta minuti - l’analisi ancora di Totti - il pareggio ci va stretto, le occasioni più nitide le abbiamo avute noi. Siamo andati subito in svantaggio su calcio di rigore e abbiamo avuto una reazione da grande squadra. Non era semplice perché di fronte avevamo una delle formazioni più forti d’Europa, perciò abbiamo dimostrato il nostro valore. Il nostro obiettivo è passare il girone, sappiamo che non sarà semplice ma giocando in questo modo possiamo mettere in difficoltà chiunque». Analisi condivisa da Miralem Pjanic. «Siamo sicuri - le parole del bosniaco - della nostra forza, il nostro è il girone più complicato ma il Manchester City e il Bayern devono venire a giocare a casa nostra. Noi ci crediamo e siamo consapevoli che possiamo passare il turno».
La Roma ha giocato con grande personalità. «Sapevamo delle nostre qualità, volevamo giocare il nostro calcio e sapevamo anche che avremmo dovuto soffrire. Eravamo preparati, abbiamo meritato il pareggio ma potevamo fare di più. Un risultato comunque estremamente positivo, era importante entrare bene in questo girone di Champions. A centrocampo dovevamo dimostrare la personalità e tenere il pallone tra i piedi: sapevamo di avere le qualità per farlo, abbiamo solo giocato con le nostre forze. Abbiamo lottato e sul campo ci siamo resi conto che potevamo ottenere qualcosa in più. Alla fine ci siamo difesi bene e il pareggio è meritato. Potevo segnare, ma il portiere è stato bravo a chiudere l’angolo».
Molto soddisfatto, e non potrebe essere diversamente, Rudi Garcia. «Siamo ancora lontani - le parole del tecnico - dalla qualificazione, ma era importante lasciare il City a tre punti. Ci siamo dimostrati all’altezza di questo girone, sono fiero dei miei giocatori, il merito è tutto loro e con questo spirito possiamo andare lontano: abbiamo avuto le occasioni da gol migliori e poi abbiamo sofferto, ma era prevedibile, perché a centrocampo e in difesa giocano sempre gli stessi da settimane. Ho visto una Roma con grande personalità. La risposta di Cole è stata clamorosa, ha dimostrato di essere un grande campione. Perché non ho convocato Balzaretti? (era in studio a Sky, n.d.r.) Lo aspetto per la lista di gennaio».