Yanga­ Mbiwa: «Roma riparti». Il miglior attacco diventa la difesa

26/10/2014 09:54

GASPORT (A. PUGLIESE - D. STOPPINI) - A volte il bicchiere va vi­ sto mezzo pieno. Così se l'at­tacco ha chiuso per la prima volta nella stagione con le pol­veri bagnate, la difesa giallo­ rossa ieri si è buttata alle spal­le la serataccia di ed il ricordo di quei sette gol europei. Certo, Okaka, Eder e Gabbiadini non sono Robben, Goetze, Muller e Lewandoski. Ma, a conti fatti, ha ragione , tranne l'occasio­ne di Okaka su calcio da fer­mo, la Roma ieri non ha ri­schiato mai di prendere gol. E dopo i sette schiaffi del Bayern, è comunque un bic­chiere mezzo pieno. «Abbia­mo voglia di cancellare il Bayern e di dimostrare che ci siamo», aveva detto prima del­ la partita Davide Astori. Obiettivo centrato a metà do­ ve la metà è, appunto, quel bicchiere mezzo pieno.

Orgoglio - Del resto, tutta la Roma si augurava di uscire dalle tempeste europee pro­prio qui, a Marassi, contro quella Sampdoria che storica­mente (anche se a campi in­ vertiti) aveva già lenito le feri­te di Manchester, sette anni prima. «Ma noi non dobbiamo dimenticare certe sconfitte co­ sì pesanti, ma farne tesoro. Reagendo con uno scatto d'or­goglio», dice il d.g. Mauro Bal­dissoni. Per quanto riguarda la tenuta difensiva, lo scatto d'orgoglio c’è stato. «Abbiamo difeso bene», chiosa , che nel mirino piuttosto ci ha infilato l’attacco e la produzio­ne offensiva.

Ricominciamo -  E Yanga­ Mbiwa è l’espressione miglio­re di una difesa che a Genova ha trovato il modo di riscattar­ si. A qualcosa, evidentemente, quel ripasso sull’aereo degli errori contro il Bayern sarà servito. «Non concedere reti era la nostra priorità, oltre al fatto di ritrovare la fluidità di gioco — ha detto il centrafri­ cano di passaporto francese —. Ecco perché sono soddi­ sfatto, non solo della mia pre­stazione, ma di quella di tutta la squadra. Siamo soddisfatti, non era facile giocare su un campo come questo, contro la squadra terza in classifica. Il Bayern? Ce lo siamo alle spalle, ma non è giusto dire che stasera (ieri, ndr) quel match fosse nella nostra testa. Pensiamo partita dopo partita, competizione per competi­zione. Con questo approccio ogni discorso è possibile». Ma­gari anche il suo riscatto, visto che da quarto centrale ormai l’ex Newcastle è diventato un riferimento: «A Roma sto bene — dice lui —. Intorno a me ho una bella squadra e grandi ti­fosi, ho un ottimo rapporto con tutti». Anche con , che su di lui non ha esitato a spendere una buona parola in estate quando c’era da com­pletare la casella dei difensori centrali. E ora sarà interessan­te scoprire come gestirà la ro­tazione in quel reparto , visto che mercoledì con il Ce­sena tornerà a disposizione anche il greco , uno dei migliori prima della squa­lifica. Benedetta abbondanza, finalmente. Perché il duello con la è destinato a durare. Sempre che in autun­no la Roma torni a marciare a colpi di vittorie, senza inca­gliarsi in una serie di pareggi come la stagione scorsa.