05/11/2014 09:30
CORSERA (A. ARZILLI) - Scrive Wikipedia sul 2010-11 del Bologna: «Nell’ultima parte una lunga serie di risultati fa chiudere la stagione al 16º posto ». Una raffica di sconfitte crea danni alla classifica e, chissà, profitti per gli indagati dalla Procura di Cremona che entro l’anno chiuderà l’inchiesta sul calcioscommesse. Dall’analisi dell’ultima tranche di pc, tablet e smartphone, emerge l’attenzione particolare sul Bologna dell’ex capitano Marco Di Vaio, transitato dall’indagine per Bologna-Bari (0-4) ultima di quella stagione e che ora ha smesso con il calcio giocato. Ma allora, maggio 2011, il capitano giocava, segnava ed era uno dei temi caldi nelle chat di Manlio Bruni, commercialista di Beppe Signori legato al clan dei bolognesi. Scrive Bruni il 6 maggio 2011: «Ho mandato sms a beppe. lui 10 giorni fa era col capitano e lui gli aveva detto...a 41 ci siamo già», dove 41 è la quota salvezza. La partita da sistemare è il derby col Parma dell’ 8 maggio, ma «beppe» non dà certezze fino al giorno prima, finché Bruni chatta: «Dice che ha parlato col capitano che lo ha rassicurato (...). tieni conto che anno scorso parma ha mollato bologna. quindi per me viene sicuro ». Pari? «Certo, quello sicuro ». E la partita è finita 0-0. Con ombre pure sul 2-1 del 2010. In ogni caso a dicembre si chiude col calcio, ma si continua sul tennis. Giovedì Daniele Bracciali è stato interrogato a Cremona e gli inquirenti gli hanno chiesto conto della chat con il solito Bruni. Soffermandosi su uno scambio: «Mi sono arrivate voci strane su contratto di oggi, vabbe speriamo non siano vere», scrive «braccio». «Ma voci di chi?...Impossibile, tranquillo», replica Bruni. «Ma e gente che nn sa che io conosco il tipo. mi hanno detto che ha venduto appartamento per 300mila. pazzesco». In Procura sono convinti che per «appartamento » si intenda il compenso per perdere la finale del torneo di Casablanca, il soggetto in questione sarebbe Potito Starace.