10/11/2014 09:00
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - L’Adem Ljajic che non tutti si aspettavano. Forse neanche lo stesso Garcia. Non giocava dal pareggio di Genova e ieri ha fatto vedere quanta voglia avesse di dimostrare che nelle rotazioni del tecnico per l’attacco lui reclama spazio. Se l’è conquistato ieri con un gol splendido sotto la Curva Sud e con una prestazione fatta di qualità e sostanza: 43 passaggi positivi, 5 sponde, 3 occasioni create, tanta corsa, 90’ in campo che hanno strappato, a più riprese, gli applausi dell’Olimpico. A rovinare una serata quasi perfetta l’esultanza dopo il gol: mano all’orecchio, dito davanti alla bocca e di nuovo mano, stavolta a fare il segno del «parlate, parlate». Non vuole più sentire critiche, il serbo, poco amato in patria per il rapporto burrascoso con la nazionale e spesso nell’occhio del ciclone a Roma, dove in tanti si aspettavano di più. Nove gol totali, 6 lo scorso anno, 3 in questa stagione di cui 2 nello stadio di casa. Mentre esultava con polemica annessa sono arrivati subito i compagni a calmarlo: Keita gli ha detto di stare zitto, De Rossi lo ha coperto, Pjanic se l’è abbracciato. Una specie di cordone di sicurezza.
Emozione Kevin E Strootman, in panchina, ha esultato. La festa, d’altronde, era appena cominciata. L’olandese è tornato in campo 221 giorni dopo l’ultima presenza. L’infortunio, l’intervento, la lunga riabilitazione sono alle spalle. «Ringrazio tutti, è stato emozionante rientrare dopo 8 mesi — ha raccontato il centrocampista olandese —. Adesso posso solo migliorare e può migliorare la squadra: è più forte dello scorso anno, lo vedo anche in allenamento. È più difficile per tutti, noi siamo pronti a vincere tutto».
Consapevolezza Pjanic Dispensa ottimismo Strootman e Pjanic fa lo stesso: «Sappiamo di essere forti, anche se nelle ultime partite non lo abbiamo dimostrato. Però non si può parlare di crisi, ma solo di un momento complicato. Adesso ci riposeremo con la sosta (o almeno lo faranno quelli che non andranno in nazionale, ndr), poi proveremo a fare una striscia di vittorie». Atalanta a Bergamo, poi Cska Mosca, Inter, Sassuolo e Manchester City: «La cosa importante — spiega Pjanic — è che recupereremo tanti giocatori infortunati e acciaccati. A partire da Strootman, un calciatore importante per noi che merita tutto l’affetto che i tifosi gli hanno dimostrato». La standing ovation per Strootman c’è stata (con tanto di tweet di Borriello e Florenzi: «L’emozione più bella oggi ce l’hai regalata tu»), per il bosniaco sarebbe arrivata se su punizione non avesse centrato una clamorosa traversa: «Ho segnato così a Parma e quello era un gol importante. Stasera abbiamo fatto tre reti — sorride il bosniaco — e la mia non serviva».