01/11/2014 09:40
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - «Un allenatore pensa alla squadra, un calciatore a se stesso», una massima di Rudi Garcia, che va bene sempre, anche ora che il Napoli incombe e specialmente se resta calda la "questione Destro". Mattia sì, Mattia no, Mattia quando, il refrain, che ha stancato tanti, soprattutto il tecnico francese. Rudi ha parlato con il calciatore, non gli è piaciuto il suo sfogo post Cesena («A fine anno farò le mie valutazioni»). Parole che non aiutano a fare "squadra". «Destro non è considerato meno degli altri. Ci sono soltanto parametri da tenere a mente quando faccio le mie scelte: contro chi giochiamo in casa, contro chi in trasferta e in generale come vogliamo interpretare la gara, se ho bisogno di uno o due centravanti. Le scelte sono giudicate soltanto sul risultato finale, un qualcosa che trovo particolare, ma so bene far parte del gioco. Un gioco di cui conosco bene le regole».
Destro o non Destro, Garcia si aspetta oggi un risultato positivo dopo le due brucianti sconfitte al San Paolo lo scorso anno. «Dobbiamo dimostrare di essere migliorati. Stavolta forse sarà differente. Come colpire il Napoli? Sappiamo che ha difficoltà in difesa. Poi c’è l’aspetto fisico, che vale per tutte e due le squadre: quando si gioca ogni tre giorni c’è sempre un punto interrogativo sul piano atletico. Non sappiamo chi starà meglio, ogni partita è imprevedibile»
OBIETTIVO JUVE Ripensando alla sera del 5 ottobre, Juve/Rocchi-Roma, Rudi evita polemiche e il rimpianto di essere a più tre o più sei sui bianconeri lo tiene per sé. «Siamo ad un quarto del campionato, si sono capite le potenzialità delle squadre e sappiamo che ci sono tante partite da giocare. La classifica fotografa il momento, non chi vincerà alla fine. Sarà un campionato differente dall’anno scorso, dobbiamo fare in modo che non sia differente su chi occuperà le prime due posizioni. Adesso spero che tornino i calciatori che abbiamo in infermeria, abbiamo ancora tre partite per finire questa striscia di sette gare consecutive. Poi ci sarà la sosta e di nuovo un’altra serie tosta di partite. Il calendario più semplice ce l'ha la Roma? Non so mai se è facile o no, bisogna giocare ogni gara. Speriamo di non avere problemi in difesa e fare il massimo dei punti». Intanto dalla Francia arriva la notizia del prolungamento del contratto con il PSG di Adrien Rabiot fino al 2019. Si fa dura adesso un suo passaggio alla Roma.