26/11/2014 10:01
Colpevole, innocente. Ne parleremo in un altro momento. Adesso Rudi Garcia non è chiamato a difendersi, bensì a spiegare. E a mostrare qualcosa, un barlume di luce alla fine del tunnel, una buona ragione di non deprimersi ai tifosi della Roma. «Non bisogna perdere certi palloni, lo so», dice Garcia. E fin qui siamo sull’ovvio. Prima di passare al paradosso. «Nel complesso, ho pensieri positivi». Non può cavarsela così, deve raccontare dove li scova. «Un pallone sbagliato cambia tutto. Se avessimo vinto, parleremmo d’altro». Ovviamente. Parleremmo di una vittoria. E di una qualificazione in pratica ottenuta. Non è in una delle sue serate più coerenti l'allenatore della Roma e bisogna capirlo. Il Cska non ha avuto occasioni? «Eh, però nel secondo tempo è stato bravo a spingere. Siamo rimasti indietro a esitare, troppo schiacciati in difesa. Ho inserito Pjanic per tenere meglio la palla, ma in quelle condizioni non è servito a molto. Pensavo che saremmo stati più efficaci che con tre punte autentiche. All’inizio Miralem aveva un piccolo guaio fisico. Non ho voluto rischiarlo». Dove le va a prendere le giustificazioni per un pareggio così? E’ una Roma che scherza con il fuoco e non sempre ride per ultima. Soprattutto se l’allenatore nel momento più complicato toglie il centrocampista migliore, Nainggolan, e inserisce un uomo che sta ancora cercando una sua buona metà come Strootman. «Ma Kevin ha bisogno di giocare, altrimenti non recupererà mai il ritmo della partita. La verità è che qualcuno aveva pensato fosse tutto facile contro una squadra sconfitta per 5-1 all’andata. Il Cska non era quello lì. Ha giocatori di valore. E noi l’avevamo battuto ugualmente. Però se non segniamo il secondo gol episodi del genere possono accadere». Questa è una confessione, l’ammissione di colpa di un leader che non ha mai dato mostra di prendersela con i suoi per la carenza di istinto del killer. Avrebbe dovuto farlo. «Quando ci abbassiamo in questo modo può accadere di prendere gol. Naturalmente tutto dipende dalla qualità degli avversari che ci troviamo davanti ciascuna gara. E poi è vero che nel secondo tempo abbiamo tenuto le linee più basse, però abbiamo anche avuto più occasioni per segnare». Ma la Roma non ha segnato e il Cska sì. In una partita che avrebbe dovuto essere finita da un pezzo. E ora è la strada si è fatta in salita.
(corsport)