Genio ed equilibrio, così Pjanic accende la luce della Roma

01/11/2014 09:57

GASPORT (A. PUGLIESE) - Forse a quelle statistiche neanche ci pensava quando gli ha detto di rischiare un po’ di meno e di diventare la fonte del gioco giallorosso. O forse era proprio quello che voleva, perché con in campo la manovra è più fluida, la palla gira meglio, il giropalla è quasi automatico. Ed infatti non è un caso che il centrocampista bosniaco sia il miglior «passatore» del campionato, in testa alla classifica dei passaggi completati: 591 (ben 128 effettuati contro il Cesena), alle sue spalle Medel (Inter), l’altro giallorosso , Cigarini (Atalanta), Valdifiori (Empoli), Marchisio () e un altro romanista, . Dati che testimoniano come «il centrocampo sia la fonte del nostro gioco», come ama ripetere spesso Rudi . E ne sia la sua luce.

L’ombelico giallorosso ultimamente non sta brillando come ha fatto in altri momenti, ma la Roma non prescindere dal suo genio, dalle sue giocate, dalla sua fantasia e verticalità. E se Mire si «vede» di meno, è anche perché gli ha chiesto di giocare più basso, di rischiare meno ma di prendere per mano la squadra. E di far passare sempre il gioco dai suoi piedi. Piedi che con il hanno già fatto magie, quelle della scorsa stagione, quando all’Olimpico la Roma vinse 2-0 proprio con una sua doppietta mentre in tribuna c’era un ospite d’onore come Diego Armando Maradona.

Genio ed equilibrio Anche oggi molto probabilmente gli chiederà questo, di gestire e inventare. Perché negli equilibrio del centrocampo giallorosso si deve occupare della fase difensiva e delle coperture, mentre è l’unico che ha l’energia e la capacità per andare dentro, inserirsi, cercare di far male in verticale. no, a lui Rudi chiede linearità ed equilibrio, intervallato a volte da qualche colpo di genio tirato fuori dal suo cilindro magico. Come contro il Cesena, quando ha tagliato tutte e due le linee difensive dei romagnoli (difesa e centrocampo) spedendo in porta 30 metri più in la.

Lui e i bimbi di Sarajevo E siccome il genio ha sempre un animo, Mire si è preso a cuore dei ragazzi (poco fortunati) di Sarajevo, quelli della scuola calcio Valter, gestita dal suo amico Valter Adis Junuzovic e visitata nei mesi scorsi dai vari , Spahic e Hadzic. La scorsa settimana e Januzovic sono stati a cena insieme a Roma (c’era anche ), in primavera i ragazzi della scuola calcio saranno tutti ospiti a Trigoria di , che si farà carico dei costi. Forse è anche per questo che gli ha messo in mano la Roma, perché senza cuore non si è mai campioni.