19/11/2014 08:34
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Okaka ha messo la testa a posto e fatto quello che Conte avrebbe voluto da Balotelli, uscito di scena prima di cominciare a giocare. L'ex centravanti della Roma, nato a Castiglion del Lago da genitori nigeriani e cresciuto a Trigoria con Bruno Conti e Alberto De Rossi, ha firmato il successo dell'Italia nell'amichevole contro l'Albania. Gol nella notte del debutto per l'attuale attaccante della Sampdoria che fa tornare il sorriso al nostro ct che cerca campioni per la Nazionale che verrà.
TEST PER IL MODULO - Conte riparte dal 4-4-2, il sistema di gioco del suo passato, non quello alla Juve. Non vuole rischiare la figuraccia contro l'Albania di De Biasi che, dall'inizio della stagione, non aveva mai perso sul campo prima di ieri sera e che a settembre è andata a vincere in casa del Portogallo (l’unica sconfitta fin qui il 3 a0 a tavolino, per i disordini nella sfida contro la Serbia). In più Marassi non sembra lo stadio di Genova, ma di Tirana. In tribuna quasi esclusivamente tifosi albanesi (20mila, con tre invasori solitari nella ripresa) che sportivamente hanno cantato l'inno di Mameli, sostituendosi nella circostanza a quelli azzurri. Debuttano, nella formazione di partenza, Moretti, l'esordiente più anziano della storia della Nazionale (33 anni e 5 mesi), e Bertolacci: il primo è il partner di capitan Bonucci al centro della difesa, l'altro fa la mezz ala sinistra e si presenta con personalità, offrendo subito la chance per il vantaggio a Cerci. Se De Silvestri, a destra, spinge poco e regala l'occasione migliore all'Albania, palla corta per Aquilani e contropiede corto di Cikalleshi che da fuori area colpisce il palo, a sinistra Antonelli si propone e affonda.
POCHII PROMOSSI - L'Italia di scorta offre qualche indicazione per il futuro. Il migliore, nel vecchio ruolo di esterno destro, è Cerci, abbastanza continuo e anche efficace. Salta l'uomo come vuole il ct e conclude in porta. Il portiere Berisha è l'unico avversario che non supera. L'asse di sinistra è dignitoso: Antonelli e Bertolacci nel gruppo possono stare, più per lo spirto che per il talento. I due mediani, invece, non incidono: Aquilani fa il minimo da regista e Parolo gioca con sufficienza. Davanti Giovinco e Destro non comunicano come dovrebbero e fanno arrabbiare di brutto Conte per gli errori commessi quando hanno avuto la possibilità di finalizzare. Normale che prima della metà della ripresa li abbia sostituiti in contemporanea, dando spazio proprio a Okaka e anche a Matri. Gli attaccanti di Sampdoria e Genoa, in mezzo tempo hanno fatto più dei due titolari, con l'ex giallorosso capace di festeggiare la prima volta in azzurro con il gol della vittoria.
FESTA PER CINQUE - Esordio anche per altri due: Perin per il distratto Sirigu e Acerbi per Bonucci. Si sommano Moretti, Bertolacci e Okaka: Conte fa, dunque, debuttare cinque giocatori in un colpo solo, dopo aver lanciato Soriano, domenica sera a Milano, contro la Croazia. Nella ripresa dà spazio anche a Bonaventura che, su corner, disegna l'assist per la rete di testa di Okaka e anche Gabbiadini. Sono proprio gli attaccanti a dare un senso alla serata. E anche a questa partita. La prossima, per l'Italia, sarà nel nuovo anno: il 28 marzo in Bulgaria, quinta gara delle qualificazioni per Euro 2016. Lì il ct riavrà diversi titolari