Giovanissimi. De Angelis, genio sregolatezza e altruismo

16/11/2014 11:25

GASPORT (F. ODDI) - Il rischio, per Nicolò De Angelis, è di finire nella ­goria meno ambita dei calcia­tori, quelli con un grande futu­ro alle spalle, sopravvissuto però solo nella loro testa. La Roma in passato s’è privata di giocatori perché scontenta dei loro comportamenti fuori dal campo, pur presagendo sareb­bero divenuti professionisti al­trove: a Trigoria ci tengono, e chi non vuole mettersi in riga può accomodarsi alla porta.

Disciplina - E degli atteggia­menti di De Angelis alla Roma non sono per nulla soddisfatti: solo 14 anni, ma i compagni di squadra hanno la stessa età, e non creano tanti problemi. Il punto è che il ragazzo è il più talentuoso della classe 2000, insieme a Ludovico D’Orazio, attaccante di tecnica e fantasia come lui, e che ogni volta che combina qualcosa, poi scende in campo e si fa perdonare.

Riscossa - Domenica a Trigo­ria c’era la Ternana, big match Giovanissimi, giallorossi a 19 punti, umbri secondi a 17 ma primi (a 20) nell’intervallo vi­sto che conducevano 1-­0. Poi De Angelis, adattato centra­vanti per l’indisponibilità in extremis di Antonelli, è stato arretrato a trequarti e ha dato i... numeri: ha firmato il pa­reggio di rapina, calciato al­l’incrocio senza ricorsa il rigo­re del 2­-1, conquistato la punizione trasformata (magistral­mente) da D’Orazio e regalato il 4­-1 a , preferen­do far segnare a porta vuota un compagno piuttosto che firmare una tripletta.

L’uomo in più - Lo allena Ro­berto Muzzi, lo scorso anno fu bravissimo a far maturare un altro talento irrequieto: Lo­renzo . Può contare su un alto e sicuro come Pagliarini, due coppie centrali di valore, Di Giacomo e Barba­rossa, Menon e Sdaigui a centrocampo, il talento di capitan D’Orazio all’ala e i gol di Anto­nelli. Sinistro e visione di gio­co di De Angelis possono fare la differenza tra un’ottima
squadra e un team da scudet­to.

Primo trofeo - Scudetto che De Angelis peraltro ha già vin­to: il tecnico Federico Coppi­telli nella scorsa stagione gli regalò due spezzoni di partita con la classe ’99: gli bastarono per segnare due gol sotto età.