25/11/2014 08:34
GASPORT (M. CECCHINI) - Problemi lui? Macché. Alessandro Florenzi sembra essere uno «nato pronto». Figuriamoci se farebbe mai difficoltà qualora Rudi Garcia, stasera contro il Cska, gli chiedesse di fare il terzino come ai tempi del Crotone. «Gioco sempre con entusiasmo e voglia, dovunque mi dica l’allenatore — dice infatti il giallorosso —. Tutti ci stiamo avvicinando al match con la massima concentrazione. In casa il Cska è molto temibile e per fortuna non avrà il sostegno del pubblico, visto che giocheremo a porte chiuse. Non dobbiamo fare l’errore di credere che tutto sarà facile come all’andata, perché sfrutteranno al massimo le loro potenzialità per cancellare la brutta prestazione dell’Olimpico. E poi farà freddissimo. Noi non siamo abituati a giocare a temperature così rigide, mentre loro sì».
OTTIMISMO A tener calda la Roma c’è però la convinzione di poter bissare il successo dell’andata. «Quella sera tutto è andato bene, siamo partiti alla grande e non abbiamo mai permesso ai russi di entrare in partita. È stato il modo migliore per presentarci nel calcio che conta. Il mio gol? La palla di testa l’ho toccata, ma sinceramente non m’importa che sia stato dato a Ignashevich. Ciò che conta è che abbia chiuso definitivamente la partita». E anche indirizzato il girone. «Non so se il nostro gruppo sia il più difficile, ma ce lo aspettavamo così visto che eravamo in quarta fascia. Non abbiamo mai fatto previsioni sul passaggio del turno, però siamo soddisfatti del cammino fatto finora. Il nostro obiettivo è arrivare secondi e raggiungere la qualificazione ». Con questa carica, i titoli di coda sono scontati. «A Mosca al 90% ci giochiamo la qualificazione e dico che col Cska vinciamo noi». Morale? Scontata. «Passa la Roma di sicuro ».