11/11/2014 07:55
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Venticinque punti a testa. Più i tre dello scontro diretto «indirizzati» dall’arbitro Rocchi verso la Juventus. In fondo, la differenza finora tra i bianconeri di Allegri e la Roma di Garcia è tutta lì, racchiusa in una partita falsata dalle sviste del fischietto di Firenze. Questo dice la classifica dopo 11 giornate, quando il campionato si ferma già per la terza volta e consente di rifletterci un po’ sopra. Non sembra essere cambiato granché rispetto all’ultimo torneo, quando la truppa di Conte aveva gli stessi punti di oggi mentre la Roma, grazie al percorso netto in avvio, ne aveva sei in più. Ma dall’11ª alla 14ª giornata mise insieme 4 pareggi di fila: vincere le prossime tre, quindi, le consentirebbe di riprendere quel percorso. Le prime due della classe si confermano tritasassi nelle rispettive «tane» e stentano di più in trasferta, con l’aggravante per i giallorossi di aver messo il naso fuori da casa una volta in meno della capolista. La media inglese, quindi, rafforza il primato di Tevez & Co.. Se la vittoria allo Juventus Stadium è ormai legge da 24 partite di campionato consecutive, il fortino-Olimpico è sempre più il punto di forza di Garcia. Quest’anno sei vittorie su sei gare, con quattordici gol all’attivo e nessuno incassato. Match dominati e, a parte quello con il Verona, mai in discussione.
Il calendario alla ripresa fa venire l’acquolina in bocca: dopo Bergamo ecco due sfide consecutive nella Capitale con Inter e Sassuolo, poi Marassi contro il Genoa e la partita interna con il Milan pre-natalizia. Prima delle feste la Juve potrà invece sfruttare il suo «catino» soltanto due volte (una è il derby col Toro), mentre dovrà far visita a Lazio, Fiorentina e Cagliari, non esattamente tre passeggiate. Totti e Iturbe sono gli unici ad aver segnato allo Stadium, due degli undici marcatori giallorosso in campionato (più Maicon in Champions) contro i nove bomber di Allegri. Con una differenza sostanziale: a Torino c’è un capocannoniere staccato da tutti gli altri, Tevez, con 8 centri, mentre nella Roma ci si spartisce quasi equamente la torta come in ogni cooperativa (del gol) che si rispetti. Scavando ancora nelle statistiche «tattiche», nessuno in serie A mantiene il possesso palla quanto gli uomini di Garcia (32 minuti e 59 secondi di media a partita), mentre la Juve primeggia nei tiri (18 a gara contro i 12.6 della Roma), nella supremazia territoriale e nell’indice di pericolosità. In sostanza i bianconeri sanno puntare con più frequenza la porta pur mantenendo a lungo la palla mentre la banda di Rudi preferisce gestire la partita e colpire all’improvviso.
La sosta per le nazionali (Allegri ha concesso un giorno di riposo in più) farà comodo a entrambi gli allenatori, con le rispettive infermerie che potrebbero svuotarsi un po’. Ci sarà anche tempo per far entrare nella testa degli juventini il nuovo modulo offensivo che tanto piace alla proprietà e che ha funzionato alla grande contro il Parma, mentre Garcia dovrà lavorare soprattutto sulla testa di alcuni singoli. Non tanto su quella di Totti - la delusione del capitano per la sostituzione di domenica è scemata in fretta - quanto sui vari Destro, Iturbe e Ljajic che non si sentono considerati a dovere. C’è pure l’incognita dei lunghi viaggi dei giocatori da gestire: da Trigoria sono partiti in 11, due in meno degli «esodi» bianconeri. E gli acciaccati Keita e Manolas potrebbero tornare alla base in anticipo. Se a Vinovo sono in ansia per gli impegni a cui Tevez non era più abituato (ma stavolta l’Argentina gioca in Inghilterra), Garcia sa già di non poter utilizzare Gervinho (oltre allo squalificato Totti) in casa dell’Atalanta, visto che l’ivoriano giocherà appena due giorni prima in Costa d’Avorio.
Tra novembre e dicembre c’è in ballo anche il rispettivo cammino in Champions, con una situazione molto simile: a Roma e Juve servono sostanzialmente una vittoria in trasferta e un pareggio in casa per essere certe di passare agli ottavi. Non potrebbero comunque incontrarsi prima dei quarti. E se pure fosse, di sicuro il derby di coppa non lo arbitrerà Rocchi.