02/11/2014 11:17
CORSERA (G. PIACENTINI) - Tre sconfitte, compresa quella in Coppa Italia, in altrettante partite giocate, con zero gol fatti e 6 subiti. La buona notizia per Rudi Garcia è che, almeno per questa stagione, non dovrà giocare più al San Paolo contro il Napoli. Uno stadio che non porta fortuna a lui e né alla sua squadra, che ieri ha giocato una delle sue peggiori gare. Il tecnico francese non fa fatica ad ammettere che il Napoli ha meritato la vittoria. «Bisogna dire – le sue parole – che il Napoli è stato più forte. Ha vinto il migliore in questa partita. Perdiamo le partite importanti? Sulla gara con la Juventus non c’è niente da dire, poi c’è stato il Bayern. Nei prossimi scontri diretti dobbiamo dimostrare di poter vincere con la nostra forza».
La Roma ha regalato un tempo - «Bisogna capire se è più un calo fisico o mentale, ma se la squadra fa un secondo tempo così significa che non è fisico. Loro hanno mostrato più voglia, sul piano psicologico sarebbe stato importante pareggiare, abbiamo avuto poche occasioni ma potevamo farlo e sarebbe cambiata la gara. Nel primo tempo abbiamo perso tutti i contrasti, siamo andati molto meglio nella ripresa e questo ci deve dare fiducia per le partite che verranno. Per vincere a Napoli c’era bisogno di un exploit, ma non si può fare giocando come abbiamo fatto noi».
A sorpresa, è rimasto fuori De Rossi - «Daniele è sempre sceso in campo dopo l’infortunio, ha avuto un problema alla vigilia ed era meglio non rischiarlo. Con questo centrocampo abbiamo giocato bene in altre occasioni, come a Manchester. De Rossi e Keita possono coesistere, avanzare Pjanic è possibile ma lui ha bisogno di stare al centro del gioco. Sul piano offensivo perdiamo qualcosa se lo alziamo, per fortuna ho tutti gli attaccanti».
A Monaco l’occasione per rialzare la testa - «Per tutti abbiamo già perso, visto il risultato dell’andata: faremo in modo di giocare una gara all’altezza del nostro secondo posto, anche un pareggio sarebbe un exploit. La Juve? Non dobbiamo guardare il risultato degli altri quando perdiamo».