07/11/2014 09:35
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - «Se Ranieri era il fettina, Rudi è un’entrecote». Il copyright è di un ascoltatore di una radio che ha deciso di usare l’ironia per rispondere a tutti quelli che hanno paragonato il 20 di mercoledì al 20 di quattro anni fa. Con Ranieri, la Roma si presentò a Monaco in un inedito 442 con Brighi e Perrotta esterni di centrocampo, una formazione che fece andare su tutte le furie tifosi e giocatori, tanto che Totti non usò giri di parole: «Siamo tornati al catenaccio e così non vinceremo mai». Fu buon profeta, il capitano, visto che la Roma vicecampione d’Italia a fine stagione non vinse niente. Stavolta nessuno ha accusato Garcia, almeno a Trigoria: la fiducia nell’allenatore resta intatta, in città invece il malumore comincia a serpeggiare.
LA DELUSIONE - «Garcia ha snaturato se stesso e la Roma», è stata l’accusa che in tanti hanno rivolto all’allenatore dimenticando che, dopo 4 anni, è stato proprio Garcia (che mercoledì 12 a Tor Vergata riceverà il premio Etica nello Sport) a riportare la Roma in Champions. Mauro P., ad esempio, scrive su Facebook: «Si cresce rimanendo fedeli alle proprie idee. La Roma non lo ha fatto e rischia di pagarlo caro». Per Gianni, «Garcia ha dimostrato che a livello europeo la Roma ha paura degli avversari più forti. E se passiamo e agli ottavi troviamo il Real che facciamo?». A Monaco perdono tutti — escluso il Real sopracitato —, ma per i romanisti questo fa poca differenza. «Va bene perdere — scrive @tormentonero su Twitter —, ma almeno farlo con dignità. Per me a Monaco è rimasta in panchina insieme a Totti e Pjanic».
GRAZIE RUDI - Il dibattito vive per tutta la giornata, perché in molti sono, invece, dalla parte del tecnico. Illuminante la telefonata di Angelo: «Io adesso sto in macchina sotto la bufera, faccio qualche metro e aspetto che passi prima di fare 30 km per andare a casa. E la Roma così ha fatto: va piano piano, in attesa che passi la bufera». L’allarme ieri era rosso, per oggi, dice il sindaco Marino, è invece arancione. E Pallotta che dice? In molti auspicano l’intervento del presidente «perché in questo momento Garcia ha bisogno di sentire intorno a sé la fiducia della proprietà».
GLI EX - «È in crisi la squadra, ma anche lui non sembra più così sicuro dei suoi giocatori», la spiegazione di uno speaker, a cui indirettamente replica l’ex bomber Roberto Pruzzo: «Garcia in 15 giorni ha detto tutto e il contrario di tutto». Un altro ex, Ubaldo Righetti, sostiene che «a Garcia scoccia giocare così, ma adesso non si può fare altro. L’errore più grave sarebbe rimettere tutto in discussione perché hai incontrato la squadra più forte d’Europa », mentre per Ciccio Graziani «avremmo tutti voluto una Roma meno rinunciataria, ma il 71 ha pesato e quindi si è corso ai ripari in questo modo. E in fondo è un segnale di maturità, perché le sconfitte pesanti possono avere gravi conseguenze a livello psicologico». Per Stefano, però, «il ritorno è stato persino più brutto dell’andata » e quindi per archiviarlo non resta che fare una cosa: battere il Torino e tuffarsi nel campionato «che è il nostro vero obiettivo». Nel frattempo, come ha scritto Giuseppe postando la foto di un boccale di birra direttamente da Monaco, «tocca solo sta’ calmi e non pensacce». Almeno fino a domenica.