LA REPUBBLICA (G. SCARPA) - «
Bastava un vaff... e te je meni? Che te dice la testa?» Prima la reprimenda del capitano della Roma, Francesco Totti e poi, a distanza di 5 anni, la condanna del giudice. Otto mesi di reclusione a un 25enne romano per aver sferrato un gancio a Mario Perez, il domestico di casa Totti e Blasi per un parcheggio conteso. Una sentenza, pena patteggiata, per il reato di lesioni.
Era il dicembre del 2009 quando Mario Perez, domestico filippino della famiglia Totti-Blasi, era andato in un supermercato all’Eur, vicino alla casa del capitano della Roma per comprare i pannolini per la figlia della coppia. Perez parcheggiò l’auto davanti a un negozio in via dell’Oceano Indiano. A questo punto scoppiò la lite con un 25enne romano. L’uomo rivendicava per sé il posto auto.
«Deve aver pensato di aver subito un torto — spiegò Perez alle forze dell’ordine —
così è sceso, mi ha urlato qualcosa cominciando a prendere a calci la mia automobile. Io sono sceso e l’ho spinto». Il 25enne è caduto
«poi si è rialzato e mi ha sferrato un pugno in faccia».