22/11/2014 09:47
GASPORT (A. DI ROSA) - Ci risiamo. Sul palcoscenico del campionato si rappresenta il solito duello: Juve-Roma. Riusciranno i giallorossi di Garcia a rimontare i tre punti di svantaggio sui bianconeri? Riuscirà la Juventus a mantenere o ampliare il distacco dalla Roma? Tutte e due le squadre giocheranno in trasferta, entrambe andranno fuori casa anche in Champions.
Comincia la Roma a Bergamo contro una ostica Atalanta. Al di là della precaria situazione in classifica, gli uomini di Colantuono sono uno spauracchio per tutti. Fanno parte di quella schiera di formazioni che possono tirar fuori dal cilindro la grande prestazione contro una squadra di superlivello e metterla in difficoltà. Il test per Garcia è importante: non ci sarà Totti squalificato, non ci sarà Castan, pronto all’operazione al cervelletto, non ci saranno né Yanga-Mbiwa né Maicon. Una difesa in emergenza, anche se la Roma vanta una panchina di tutto rispetto. Giocare prima della Juve (alle 18) può essere un vantaggio, ma ti può anche far sentire il peso della responsabilità di vincere per garantirti i tre punti. Le pesanti assenze a centrocampo (Cigarini, Estigarribia, forse Carmona) non sono facili da colmare per l’Atalanta, visto che quella zona è uno dei punti di forza dei giallorossi.
La Juventus si ritrova un avversario più difficile e in gran forma, anche se ha perso l’ultima partita prima della sosta a Empoli. La Lazio di Pioli gioca sulla velocità e sugli esterni. Ha un Candreva in cerca di rivincite contro la squadra che lo ha bocciato alcuni anni fa. Klose e Djordjevic possono colpire chiunque, soprattutto una difesa in sofferenza per le numerose assenze. La Juve all’Olimpico cerca conferme per restare ai vertici della classifica e per il suo nuovo modulo. Anche a Roma Allegri giocherà col 4-3-1-2, ma dietro le solite punte Llorente e Tevez ci sarà Pereira e non Vidal, affaticato dai viaggi d’oltreoceano. Il tecnico vuole conservare il cileno per Malmoe, dove i bianconeri si giocheranno il passaggio agli ottavi di Champions. Il ritorno di Pirlo rappresenta un’arma in più per le giocate da fermo. I suoi calci di punizione sono quasi dei penalty. Dunque, a parte le scelte imposte dagli infortuni (Asamoah, Barzagli, Caceres, Marrone, Evra più Ogbonna in panchina)la squadra è ben delineata. La Juve non cerca alibi, perché sa che la legge del campo non lascia spazi. Chi gioca deve dare il massimo per superare l’ostacolo di turno.
Al posto di Allegri rischierei Coman, che nelle ripartenze può essere un’arma micidiale contro la difesa laziale: magari non lo schiererà subito, ma quello con la Lazio può essere il match giusto per il giovane francese. Juve e Roma, Roma e Juve, stasera l’ennesimo verdetto.