06/11/2014 12:18
LA REPUBBLICA (F. BIANCHI) - Se a Tonga e in Mongolia ancora non lo sapevano, adesso lo sanno: il presidente della Federazione italiana, Carlo Tavecchio, ha fatto un “commento razzista”, con quella infelicissima battuta del 25 luglio, prima di essere eletto, su “Opti Pobà che mangiava le banane...”. La Fifa infatti ha esteso a livello internazionale (207 Paesi, più dell'Onu) la sanzione inflitta dall'Uefa al presidente della Figc. Di conseguenza, Tavecchio non potrà ricoprire alcuna carica Fifa per un periodo di sei mesi, a partire dal 7 ottobre, ma potrà andare al congresso internazionale di primavera dove Sepp Blatter, che l'ha incontrato di recente a Zurigo (e gli ha chiesto il voto), sarà rieletto per la quinta volta.
Dal punto di vista dell'immagine questa decisione della Federazione mondiale non è certo una bella cosa per il nostro calcio che vive un momento davvero poco allegro. Ieri Tavecchio non era a Milano alla presentazione di Italia-Croazia di qualificazione europea: motivi personali, lo ha sostituto il vicario Maurizio Beretta, che sarà anche al congresso Uefa (Platini unico candidato). «Fifa? Decisione sorprendente» dice Beretta che attacca ancora Malagò per i tagli. Dalla Figc, nessun commento anche se si auguravano che questa vicenda fosse chiusa (impossibile). Ma il responsabile del comitato disciplinare Fifa, fanno sapere da Zurigo, ha deciso di applicare la sanzione decisa dall'Uefa, come di “prassi in queste situazioni”. Il caso, sottolinea la Fifa, si riferisce ai ''commenti razzisti fatti da Tavecchio'' durante la sua campagna elettorale per la presidenza Figc: e la Fifa ricorda la sua posizione contro ogni forma di discriminazione. Palazzi, lo ricordiamo, aveva archiviato