17/11/2014 09:11
CORSERA (G. PIACENTINI) - Porte girevoli in casa Roma. Se una delle certezze della passata stagione è stata la presenza tra i pali di Morgan De Sanctis, quest’anno le cose sono cambiate. L’ex numero uno del Napoli non è più il padrone indiscusso della porta giallorossa, ma deve fare i conti con alcuni problemi fisici e, soprattutto, con la crescita del suo secondo, il polacco Lukasz Skorupski, che lui stesso ha indicato come il futuro titolare. Sul significato della parola futuro, però, dentro Trigoria sembra ci siano differenti correnti di pensiero. «Avevamo deciso con il tecnico che avrei giocato solo cinque delle ultime sette partite, poi l’allenatore ha deciso quali dovessero essere», la spiegazione data dal portiere, confermata anche da Rudi Garcia. Una scelta dettata dai recenti problemi fisici dell’ex napoletano, reduce da un infortunio muscolare che ancora gli crea qualche fastidio al gluteo quando deve rinviare la palla con i piedi. La stessa identica situazione, però, si riproporrà entro Natale: la Roma disputerà, infatti, sette gare tra campionato (Atalanta, Inter, Sassuolo e Milan) e Champions League (Cska Mosca e Manchester City) da sabato prossimo fino alla sosta.
In quali il titolare sarà De Sanctis e in quali Skorupski? Non sono pochi quelli che vedono nell’utilizzo del polacco un test per capire se potrà essere lui il nuovo numero uno: Skorupski è sceso in campo in alcune partite chiave della stagione, come quella a Torino contro la Juventus o a Manchester contro il City. E se la gara di Monaco era la meno importante dal punto di vista del risultato in chiave qualificazione, è stata comunque un’esperienza che gli tornerà utile nei mesi a venire. Perché un’altra innegabile verità è che De Sanctis non ha ancora rinnovato il suo contratto, in scadenza il prossimo 30 giugno. «Entro Natale troveremo una soluzione che sia conveniente per tutti, ma non dipende solo da me», ha detto pochi giorni fa, lasciando aperte tutte le soluzioni, che sono molteplici: quella più semplice porta al prolungamento, con un’inversione di ruoli con Skorupski promosso titolare, al quale continuerebbe a fare da «tutor ». C’è poi la possibilità che si lasci tentare da un’esperienza all’estero, magari per chiudere la carriera negli Stati Uniti; c’è però anche l’eventualità che decida di farla finita col calcio giocato per dedicarsi al ruolo di consigliere federale oppure che rimanga alla Roma nello staff dirigenziale.
La cosa certa è che la società giallorossa non vuole farsi trovare impreparata e si sta guardando intorno: uno dei nomi ricorrenti è quello di Petr Cech, in rotta con il Chelsea. Su di lui, però, nelle ultime ore sarebbe piombato l’Arsenal, disposto a spendere 9 milioni di euro, cifra che taglia fuori la Roma da qualsiasi trattativa. Più alla portata sarebbe Neto, che ha il contratto in scadenza e non ha rinnovato con la Fiorentina: a giugno arriverebbe a parametro zero. Un’operazione che il d.s. Sabatini potrebbe portare avanti a prescindere dalla decisione su De Sanctis: c’è da superare la concorrenza della Juventus ma questa è una sfida che la Roma, almeno sul mercato, ha già vinto in passato.