21/12/2014 09:04
IL TEMPO - Sette ammoniti e un espulso, un rigore solare non assegnato alla Roma, una partita gestita con difficoltà. Rizzoli fatica molto nel portare avanti l'incontro dell'Olimpico, «tradito» anche dai suoi colleghi. Il fischietto mondiale cambia metro di giudizio tra il primo e il secondo tempo; nella prima parte arbitra all’inglese, lascia correre il gioco evitando le interruzioni, nella ripresa estrae cartellini a raffica. Il primo è a carico del milanista Armero per un fallo da dietro su Totti. L’episodio chiave della partita arriva al 32’ del primo tempo: angolo per la Roma, cross all’interno dell’area, Gervinho sta per colpire di testa ma viene anticipato da De Jong che, con un tocco di mano, gli porta via il pallone. In area ci sono molti giocatori, Rizzoli è coperto, ma l’assistente di porta ha una visuale perfetta: Massa non segnala nulla al direttore di gara macchiando la prestazione di tutta «la squadra». Nella ripresa giuste le sanzioni per Maicon (entra in netto ritardo su Zapata) Florenzi (fallo tattico su Menez), De Jong (intervento deciso su Nainggolan). A venti minuti dal termine arriva l’espulsione di Armero che rimedia il secondo cartellino giallo per un fallo di mano che interrompe un’azione di Keita. Finisce nella lista dei cattivi anche De Rossi che ferma Menez in maniera irregolare. La Roma reclama un altro rigore nella ripresa, ma è Destro che commette fallo su Mexes. Gli ultimi due cartellini sono proprio per l’attaccante della Roma e il difensore del Milan. Nel finale i giallorossi reclamano per un altro fallo di mano, stavolta commesso da Bonera dopo una conclusione di Destro, ma il braccio del milanista è attaccato al corpo. Eccessivi i cinque minuti di recupero concessi nella ripresa.