21/12/2014 11:07
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Il record stagionale di spettatori all’Olimpico in campionato, 46.620, davanti ai 44.353 di Roma-Fiorentina, non è servito. L’effetto stadio di casa, in questi 18 mesi di guida Garcia la roccaforte della squadra, nell’ultimo mese sembra svanito, visto che tra campionato e Champions, su 9 punti disponibili, la Roma ne ha raccolti appena 2. Pareggio con il Sassuolo, pari con il Milan e k.o. con il City, 2 gol fatti, soltanto contro gli emiliani. Prima di ieri, la Roma aveva segnato 2 o più reti in tutte le precedenti 8 gare casalinghe del campionato, segno che in casa Totti e compagni non avevano problemi, almeno, a far tremare le difese avversarie. Quella del Milan, tra l’altro, non è che fosse granitica, visti i 18 gol subiti, 7 in più dei giallorossi, ma ieri ha saputo resistere, nonostante l’espulsione per doppia ammonizione di Armero quando mancavano, tra tempo regolamentare e recupero, 25 minuti alla fine.
FIDUCIA - «Ma noi siamo soltanto all’inizio di un percorso — dice a Roma Tv il direttore generale giallorosso Baldissoni — , come dice Pallotta, riferendosi al baseball, siamo solo al primo inning. Per questo il prossimo anno speriamo di essere ancora protagonisti e di recuperare i 3 punti alla Juventus ancora prima dello scontro diretto. La Roma è una grande squadra e deve giocare con la consapevolezza di esserlo. Siamo contenti di quanto abbiamo fatto, ma non è sufficiente e non ci sentiamo appagati». Certamente non lo è Garcia, che sulla carica e la spinta emotiva dell’Olimpico ha costruito molte delle sue certezze, tanto da chiedere alla società di poter utilizzare la panchina più vicina alla curva Sud.
VERSO - L’11 gennaio. La prossima partita in casa sarà il derby dell’undici gennaio, per questo la Roma sarà chiamata a ritrovare presto il feeling con il suo stadio, senza farsi distrarre da annessi e connessi. In settimana Baldissoni era stato chiaro («se necessario useremo la clava»), ieri invece, dopo il braccio alzato di De Jong, i toni sono stati decisamente molto più morbidi: «La Roma deve pensare ad esprimere un buon calcio, gli episodi fanno parte del gioco. Non possiamo controllare tutte le cose, come gli avversari e la sfortuna. In questo ci mettiamo anche la svista dell’addizionale, dobbiamo pensare solo al calcio». E il calcio dice che nella trasferta contro l’Udinese rientrerà Pjanic, ieri in tribuna dopo una toccata e fuga nel suo Paese per alcune questioni di carattere burocratico: la sua fantasia servirà, eccome, alla Roma, soprattutto in questa fase della stagione.