22/12/2014 09:32
GASPORT (A. CATAPANO) - È il grande giorno? Probabilmente sì. In fondo, ne sono trascorsi «solo» 109 dalla delibera della Giunta sul «pubblico interesse» del progetto Tor di Valle. Poteva andare peggio. Se sulla parte cattiva del Pd romano non si fosse abbattuto il ciclone Mafia Capitale, lo stadio avrebbe salutato il 2014 senza l’approvazione dell’Assemblea capitolina. Questo lo ha fatto intendere, con un pizzico di arroganza, anche James Pallotta. Il nuovo ufficio di Presidenza e, soprattutto, un sindaco uscito più forte dall’inchiesta del Procuratore Pignatone, hanno rimesso il progetto di Parnasi su una corsia preferenziale.
STAVOLTA TUTTO PRONTO Oggi dovrebbe tagliare il traguardo, il primo previsto dalla legge di stabilità dello scorso anno (a breve verrà il turno della Regione che dovrà valutare il progetto definitivo). Sempre a patto che la maggioranza non tradisca, garantendo il numero legale. Il sindaco cercherà di fare ulteriore pressione sui «suoi» consiglieri partecipando di persona all’apertura dei lavori, alle 9.15. E potrebbe anche tornare in aula Giulio Cesare nel pomeriggio se la seduta, come è prevedibile, avrà bisogno di una ripresa dopo la pausa dedicata alla Conferenza Metropolitana. La votazione non arriverà prima di sera. Le opposizioni non staranno a guardare, provando in tutti i modi a tirarla un’altra volta per le lunghe. Duecentottantadue interventi presentati, così distribuiti: 163 ordini del giorno, 117 emendamenti, 2 subemendamenti. Molti non arriveranno in aula, ma sarà comunque un numero cospicuo.
E SE DOMANI... Nell’ipotesi che nemmeno oggi arrivi la fumata bianca, resterà a disposizione la mattinata di domani, prima che l’Aula Giulio Cesare chiuda per le festività. Festeggiare il Natale senza approvazione è un’eventualità che né Marino né Parnasi e Pallotta vogliono prendere in considerazione. Significherebbe dover aspettare il nuovo anno.