17/12/2014 08:24
GASPORT (A. GRANDESSO) - Il miglior tecnico francese è sempre lui, Rudi Garcia. Eletto per il secondo anno consecutivo, e terza volta in carriera, dai suoi predecessori, giurati di France Football. Garcia precede pure il c.t. della Francia Didier Deschamps, e fa il punto su campionato e vantaggio Juventus: «Sono davanti perché ci hanno battuto con tre gol irregolari». Poi però lima: «Ma non dico che la Juve sia protetta, ma quel giorno Rocchi ha commesso errori. E capita anche ai migliori ». Allo scudetto il francese ci crede sempre, come già annunciato dopo la controversa trasferta a Torino: «Il mio messaggio va contestualizzato, ma ho fiducia nei giocatori. Bisogna essere ambiziosi e mostrare che la guida è fiduciosa». Magari prendendo spunto da Ancelotti: «Grande persona. Mi ha telefonato quando firmai con la Roma per augurarmi buona fortuna». O da Guardiola: «Sintesi di qualità di gioco e semplicità». L’eliminazione in Champions è stata comunque un «momento difficile», ma Garcia respinge le critiche sul pari a Mosca: «Giocare per non prendere gol è un suicidio. La Roma è apprezzata per il gioco europeo, più aperto. Anche in Italia ci si rende conto che non si può più solo difendere. Lo dimostrano Juve, Fiorentina, Empoli, Sassuolo».
OBIETTIVO Quindi, l’eliminazione va ponderata: «Abbiamo il quarto budget in A e siamo lontani dai top club europei. L’obiettivo è tornare in Champions, arrivando nei primi due posti. Guardando soprattutto al primo». Ma lo scudetto «sarebbe un exploit come col Lilla nel 2011». Ma non è una lamentela: «Non invidio i colleghi più ricchi. Ma questa è la mia storia. Sono abituato a valorizzare i giocatori». Comunque di qualità, come Totti: «Un piacere allenarlo e gli ho detto che vorrei vincere qualcosa con lui. Finché ha voglia di giocare, andrà in campo. Totti non può chiudere senza un nuovo titolo». Magari non all’Olimpico: «Ho rinnovato per tre anni, voglio inaugurare il nuovo stadio, come a Lilla». Mafia capitale permettendo.