15/12/2014 09:21
GASPORT (M. CECCHINI) - La malinconia per quel «giallo» che gli costerà la squalifica col Milan è temperata dalla conferma delle sue doti profetiche: «Prima della partita avevo detto che avremmo ripreso la Juve prima di Natale, quindi manca poco, solo un punticino». Davide Astori è la faccia della Roma che, insieme ai 3 punti, ha ritrovato anche quella impermeabilità difensiva che mancava dalla partita col Torino. Non è un caso che nelle 5 gare successive il bilancio sia stato «solo» di 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta. Genova è stata una inversione di rotta, anche se uscire dal campo al grido di «ladri, ladri» è cosa assai rara nella storia giallorossa. «Noi dal campo vediamo meno di quello che vedete voi. I provvedimenti si accettano. Ci si lamenta quando si subiscono e quando sono a favore si cerca di cautelare l’altra squadra, per cui cerchiamo di accettare ogni decisione. Qui a Marassi, in un clima molto caldo, ogni dettaglio viene enfatizzato ma noi siamo contenti del risultato. Siamo stati bravi a centrare l’obiettivo, anche se potevamo chiuderla prima. Ora spero che il mio ex Cagliari ci dia una mano».
TEMPIA E TEMPRA DE SANCTIS Assai fibrillante è apparso De Sanctis. Subito dopo il gol del vantaggio infatti, prima ha subito invitato Astori e Yanga-Mbiwa, già ammoniti, a stare attenti agli scontri; poi ha chiamato a gran voce anche il medico vicino alla porta. Motivo? Una gomitata di Burdisso sulla tempia, infatti, gli aveva provocato un piccolo edema con annebbiamento della vista, superato in fretta. Titoli di coda sempre sulla difesa, reparto esterni, visto che per Johnson (Liverpool), già opzionato per luglio, si sta cercando di anticiparne l’arrivo a gennaio.