01/12/2014 08:34
GASPORT (A. PUGLIESE) - Quel gol di Pirlo a 6 secondi dalla fine non gli era proprio andato giù, esattamente come quelli in extremis di Berezutsky a Mosca e Aguero a Manchester. Ed è per questo che prima della partita Garcia aveva chiesto alla Roma di provare a chiudere i conti il prima possibile, proprio per non sprofondare nell’incubo di un’altra beffa al fotofinish. «Ma io non ero preoccupato, conosco la mia squadra e so quanto può far male agli avversari — dice il tecnico —. Siamo stati grandi,una partita meravigliosa, ogni volta che acceleravamo abbiamo messo in difficoltà l’Inter. Tutto ciò dimostra che i ragazzi la pensano come me: dipende solo da noi, dobbiamo fare la nostra strada senza guardare agli avversari».
NIENTE JUVE, SOLO NOI E allora pazienza se la Juventus poteva trovarsi appena un punto più su, Garcia sa che la battaglia per il titolo sarà ancora lunga. Sul campo e fuori, dove alla vigilia aveva pizzicato ancora i bianconeri. «Non ho nient’altro da aggiungere, quelle cose le ho dette basandomi su fatti e numeri. Io alla Mourinho? Josè ha vinto tanto, io sono soltanto Garcia». E allora meglio pensare al Sassuolo e al Manchester City, passaggio chiave della stagione. «Al City non pensiamo, la partita più importante della stagione resta il Sassuolo. Dobbiamo continuare sulla nostra strada, che finora è eccezionale. Abbiamo solo due punti in meno dello scorso anno, quando la nostra classifica era straordinaria».
SFUMATURE Forse anche per questo alla fine Garcia ha esultato come in una finale, andandosi a prendere l’abbraccio della sua gente. «Questa era una delle 7 finali prima di Natale, ero contento di averla vinta — continua il tecnico francese —. So che possiamo anche migliorare su alcune cose, ad esempio quando attacchiamo sulle fasce dobbiamo essere più numerosi dentro l’area, e invece nel primo tempo Gervinho spesso era troppo solo». Già, sfumature, come quelle che ha regalato Nainggolan in ogni angolo del campo. «Ma io non sono sorpreso del rendimento di Radja. Abbiamo fatto un grande acquisto, da quando è qui è migliorato e ci ha permesso di non sentire troppo l’assenza di Strootman». Complimenti anche a Totti («Sta benissimo») e Maicon («Ci mette tanta rabbia»).
TOTTI E ZANETTI E se a fine partita pure Zanetti è andato nello spogliatoio della Roma a complimentarsi, vuol dire che la prestazione è stata di livello. Come l’abbraccio tra Javier e Totti. «Abbiamo giocato una grande partita, rispondendo sul campo alla vittoria della Juve — chiude il capitano —. Sarà lotta aperta fino alla fine».