Gervinho c’è: «Il peggio è alle spalle»

01/12/2014 09:23

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Ci sono serate in cui è l’Olimpico a trascinare la squadra. Ieri è successo il contrario. Perché il gol di Pirlo, seguito dai giocatori nello spogliatoio prima del riscaldamento, aveva gettato nello sconforto i romanisti che, infatti, all’inizio, vivevano la partita in una sorta di silenzio esclusa quasi surreale. Ci hanno pensato e compagni a ridare carica e voce allo stadio e ci ha pensato un giocatore che, quando si tratta di mettere l’elmetto e andare in battaglia, non si tira certo indietro. Testa alta, cresta biondo platino pure, è stato ancora una volta testa, cuore e polmoni del centrocampo: «Avremmo dovuto vincere ugualmente, anche se la non avesse vinto all’ultimo. Speriamo che perda qualcosa per strada, perché noi vogliamo migliorarci rispetto alla scorsa stagione e quest’anno stiamo davvero attaccati. Dobbiamo continuare così e concentrarci perché ogni partita è difficile. Abbiamo regalato due gol, ma credo che la vittoria sia meritata. Non si possono fare sempre ottime partite, quello che conta alla fine è il carattere». A lui non manca, così come non gli mancano gli estimatori, tra cui Davide Moscardelli: «Sei una bestia, daje così», il messaggio su dell’attaccante.

RITROVATO Da un bomber a uno che la porta non la vede con continuità (non segnava in campionato dalla prima giornata), ma con le sue accelerazioni è sempre decisivo per il gioco della Roma: «L’Inter è un’ottima squadra, ma la Roma ha messo in campo più voglia di vincere – ha detto Gervinho –. Dobbiamo continuare così perché lottiamo per il titolo. Abbiamo creato tante palle gol per far vedere che c’è stata una reazione e la nostra prestazione è stata buona. Sono concentrato perché mi piace dare il mio contributo. Tutta la squadra ha bisogno di me, così come io ho bisogno della squadra. Ho attraversato un momento difficile, ma ora sto aiutando la squadra e voglio dare il massimo prima della Coppa d’Africa».

STRISCIONI In una serata di festa (secondo la Roma si tratta della vittoria casalinga numero 1000 in gare ufficiali) per tutto l’Olimpico, due gli striscioni esposti in . Uno d’incoraggiamento per Dai, vinci anche questo tackle») che ha risposto su («Grazie mille, tra un po’ torno») e uno deprecabile: «58... Manfredonia miracolato, peccato che ce sei arrivato». Il riferimento è al compleanno dell’ex romanista (ed ex laziale) ricordato su dalla società nei giorni scorsi.