30/12/2014 10:01
Una suggestione splendida, un’idea incredibile. Difficilissima da realizzare, evidentemente, ma per questo ancora più intrigante. Zlatan Ibrahimovic alla Roma. Non è una trattativa, per il momento non è neppure un contatto. Però è un segnale. Lo ha mandato il giocatore attraverso la giornalista di fiducia. Ibrahimovic è stanco del Paris Saint-Germain. A un anno dalla scadenza del contratto lascerà il Psg e la Francia. E siccome, attraverso il rapace periscopio del manager Mino Raiola (che si confronta spesso con Sabatini), ha capito che tra i club più forti d’Europa in questo momento non ha mercato, sta cercando di tornare in Italia, il Paese in cui forse ha espresso il massimo delle sue qualità. Vorrebbe tentare l’esperienza in una squadra del sud. Più la Roma, che ha sfiorato giovanissimo, del Napoli, a cui pure era stato accostato un paio di stagioni fa. E allora sta sondando il terreno, sperando che sia fertile. La prima, logica obiezione a un progetto simile riguarda la sostenibilità finanziaria. Ibrahimovic guadagna circa 10 milioni netti all’anno, lui fa sapere di essere disposto a rinunciare a buona parte dello stipendio pur di andare in un posto che lo renda più felice. A ottobre del prossimo anno compirà 34 anni ed è perfettamente consapevole di non poter aspirare a stipendi fuori controllo.
A Trigoria come hanno accolto il messaggio di Ibra? Con piacere misto a fastidio. «Non siamo il cimitero degli elefanti» sussurrano dalle stanze che contano, per evidenziare l’aspetto più controverso della faccenda: Ibrahimovic sceglierebbe la Roma come ultima squadra importante della sua luminosa carriera. In realtà, da quanto è trapelato, Ibrahimovic non ha alcuna voglia di autoinfliggersi un tramonto anticipato.
(corsport)