12/12/2014 09:34
GASPORT (F. ODDI) - In un’innocua intercettazione ambientale di qualche anno fa, un noto conduttore radiofonico romano – recentemente lambito da intercettazioni molto meno innocenti – si augurava che la Roma sprofondasse, perché le radio sportive non conoscono mezze misure, guadagnano con l’entusiasmo se una squadra vince lo scudetto, o con la rabbia in caso di retrocessioni o altre catastrofi. La retrocessione di mercoledì da Champions a Europa League non è configurabile come dramma sportivo – anche se chi fa i conti a Trigoria i 10 milioni che erano in ballo con gli ottavi sarebbe stato ben felice di metterli a bilancio – ma il suo fermento nell’ambiente lo ha creato. Due notizie, dopo una giornata vicino alla manopola della modulazione di frequenza, una buona e una cattiva: il tifoso della Roma non ha vissuto male l’eliminazione dalla Champions. Tutti sapevano che non era alla portata della Roma, e il coro «vinceremo il tricolor» partito al fischio finale è stato affiancato dalle tante telefonate in cui si parlava di obiettivo «Vittoria Europa League».
PRIME CRITICHE - La notizia cattiva è che si torna a rischiare la spaccatura del tifo romanista: se Garcia ha passato un anno da intoccabile – privilegio che da queste parti non ha avuto neppure Capello, l’ultimo che ha vinto il campionato – ora la critiche toccano pure lui. In tanti gli rimproverano la condizione atletica, e i troppi infortuni (in sintesi: «Ma se è colpa del preparatore atletico, perché non chiede di mandarlo via?»), tanti altri si chiedono che senso ha avuto fare turnover contro il Sassuolo in vista della sfida RomaCity, per poi trovarsi eliminati, e col rimpianto di aver mancato l’occasione per portarsi a 1 dalla Juve. Niente di clamoroso, quelli che criticano Garcia restano la minoranza, ma ci sono. E in caso di risultato diverso dalla vittoria nella prossima gara, domenica a Genova, aumenteranno.
SOCIAL - Su Twitter – dove Nainggolan ha insultato un tifoso che si chiedeva perché non avesse postato nulla, ma non è questa grande novità – vola l’ironia, dalla foto sovrapposta di Garcia che mima il violino, con Allegri che lo invita a suonargli la musichetta della Champions, a chi piazza con Photoshop Vidal davanti a De Sanctis mentre Nasri scaglia il tiro dell’10, in fuorigioco come sul 32 di Bonucci in JuventusRoma. Bonucci che ha come numero di maglia il 19, come Nasri e Lulic, autore del gol che ha deciso la finale di Coppa Italia: i tifosi della Lazio (che ieri hanno omaggiato i giocatori del City, ospiti a Formello per la seduta defaticante) non mancano di farlo notare, pubblicando anche un divertente fotomontaggio con Totti triste, in costume di Winnie The Pooh, pubblicato dall’account «Ersaltodequalità». Dall’account ufficiale della Roma invece era partito, dopo la gara di andata (e il famoso «Totti non ha mai segnato in Inghilterra, vero?») un «Grazie per l’ospitalità, sbaglio o non avete mai vinto in Italia?». La scaramanzia, questa sconosciuta.