16/12/2014 09:40
CORSERA (M. COLOMBO) - Alle cinque della sera Enrico Preziosi è un uomo provato. «A parte il presidente della Repubblica oggi ho parlato con tutti». Il numero uno del Genoa, finito nel frullatore dopo le frasi infelici (eufemismo) pronunciate davanti ai cronisti di Marassi nel concitato finale della sfida persa con la Roma, nega con veemenza di aver fatto riferimento a una supposta commistione fra il pallone e lo scandalo che sta sconquassando la Capitale. «Non ho mai parlato di Mafia Capitale. Ci sono le registrazioni a dimostrarlo e sfido chiunque a provare il contrario. Un giornalista ha avanzato l’ipotesi usando quel termine e io mi sono limitato a replicare ‘‘A Roma succedono cose strane, non vorrei che pure il calcio... ’’. Stop. Oltre non sono andato». D’accordo, ma la dichiarazione sospesa con il finale aperto si apre a molteplici interpretazioni. «Ammetto, ho sbagliato: avrei dovuto chiudere il discorso, stoppando ogni insinuazione del giornalista. Questo è vero, però poi ho giudicato eccessivo chi di nuovo ha tirato fuori la storia della valigetta. Quella vicenda appartiene al passato e mi pare di aver già pagato abbastanza». È stizzito, a tratti dispiaciuto («ho cercato di spiegarmi con Baldissoni a cui ho ripetuto che mi sarebbe piaciuto affrontare la sua squadra undici contro undici»), per certi versi per nulla pentito: «Ho detto che Banti è una iattura: lo penso e lo ripeto, a costo di rischiare il deferimento. Con lui in campo siamo storicamente sfortunati: non è in grado di gestire una partita, mi auguro che non ven- ga più a Genova». Poi Preziosi entra nello specifico: «Ha detto a Sturaro ‘‘stai zitto ragazzino, levati dai c... ’’. Alla fine ha dovuto chiedergli scusa. Perotti è stato ammonito per un fallo di mano che prima era stato commesso da un romanista. E poi vogliamo parlare del calcetto che Totti ha rifilato a Bertolacci?». È esausto il presidente del Genoa che continua a pensare che «il sistema non sia marcio» salvo essere convinto che «le grandi squadre hanno sempre santi in paradiso». Speriamo che le big a gennaio non soffino Perotti. «Eh no, l’ho già detto al mio amico Galliani che mi ha chiesto informazioni sul ragazzo: se sarà ancora interessato si ripresenti a maggio. Fino ad allora resterà qui»