Roma in vacanza tra compiti a casa e la lunga attesa per il 2015 dei sogni

22/12/2014 09:22

GASPORT (A. PUGLIESE) - Compiti a casa, per rendere le vacanze un po’ meno amare e tornare a ridosso del Capodanno pronti per un 2015 carico di promesse. Sono quelli a cui dovranno sottoporsi in questi 8 giorni alcuni giocatori della Roma, soprattutto quelli alle prese con qualche problema fisico. Perché, poi, come ha detto anche subito dopo il pareggio con il Milan, «adesso è giusto che i giocatori riposino fisicamente, ma soprattutto che recuperino energie psichiche. Perché dalla ripresa in poi bisognerà essere mentalmente ferrei, se vogliamo davvero provare a vincere ogni competizione». Ecco, il punto di equilibrio alla fine è proprio questo, cercare di riposare senza staccare davvero, rilassare la mente senza mandarla in vacanza. E non allentare la presa mai, dal punto di vista fisico, atletico e alimentare. Sono i consigli che lo staff della Roma ha dato in dote al gruppo giallorosso: quattro sedute in 8 giorni, in buona sostanza un giorno sì e uno no. Con qualche accortezza in più, roba di poco conto, per qualcuno.

MORGAN STAKANOVISTA Tra l’altro, nel gruppo giallorosso c’è chi non stacca mai per filosofia, mentalità, modo di intendere ed interpretare la professione. Come , che oggi e domani si allenerà da solo. Non a Trigoria, ma con la stessa intensità come se fosse lì. Un po’ perché rientra nel suo modo di essere, un po’ perché le critiche che gli stanno piovendo addosso negli ultimi tempi l’hanno pizzicato ancora di più nell’orgoglio, lui che fa della purezza dell’animo un punto fermo della sua carriera. Così, invece di stare lì grogiolarsi, Morgan si allenerà. In generale, sia lui sia Skorupski (ancora alle prese con il problema muscolare alla gamba sinistra) faranno lavori specifici — molti in palestra — per non perdere il tono muscolare. Per i portieri, in periodi di sosta com questi, è importante riposare per smaltire le botte che prese, ma con l’obbligo di non perdere tonicità.

A RISCHIO Chi preoccupa un po’, invece, è , che con il Milan non doveva neanche giocare e che dalla mezz’ora ha cominciato a zoppicare senza finire più. Per il terzino brasiliano il riposo sarà fondamentale, per cercare di far sfiammare il ginocchio , sempre alla prese con quella specie di condrite che non gli permette di allenarsi (e giocare) come vuole. Problemi come questo vengono combattuti di solito con sedute continue di fisioterapia, un po’ di crioterapia (la terapia del ghiaccio) e tanto riposo. Nei casi più gravi addirittura assoluto. Per la speranza è che non sia così, perché arrivare al 30 dicembre (giorno della ripresa a Trigoria per i sudamericani, uno dopo l’adunata del resto del gruppo) senza aver fatto nulla per dieci giorni non sarebbe il modo migliore per avvicinarsi a sfide importanti come Udinese e Lazio.

KEVIN IN ATTESA In Olanda, invece, riprenderà i lavori specifici che fa con il suo fisioterapista di fiducia, Robin Massier (quello che lo segue dal giorno dell’infortunio di ), oramai dal momento dell’inizio della ripresa. Kevin ne approfitterà per staccare davvero, fare qualche regalo ai suoi fan tramite il profilo (ieri la domanda nel video era sul suo primo gol in Serie A, esattamente a Parma) e continuare a lavorare sul tono, la forza ed il calcio della gamba sinistra. Anche perché la Roma a gennaio avrà un disperato bisogno di lui, vista l’imminente partenza per la Coppa d’Africa dell’esperto centrocampista maliano . FRANCESCO AL SOLE Poi c’è lui, il capitano, , che anche al sole delle Maldive seguirà il solito programma personalizzato che lo accompagna oramai da anni. Non che cambi poi tanto rispetto alla abitudini stagionali, ma considerando l’attenzione che ci mette nei periodi di festa, sarà ancora più ligio. Niente stravizi, possibilmente niente dolci e pochi zuccheri, ma molte bibite idratanti, un’alimentazione curata come al solito a pennello (e calibrata tra carboidrati e proteine) e magari qualche corsetta sulla spiaggia che non guasta mai. Poi, dal 29, tornerà a caricare come sa. Cercando anche di allontanare qualche piccolo mugugno che ha accompagnato la sua ultima prova, quella con il Milan.