Totti, Pjanic e Ljajic: i "tre tenori" incantano la Roma

02/12/2014 09:15

CORSERA (G. PIACENTINI) - E se avesse trovato la formula della felicità, e del bel gioco? Al netto delle prestazioni di alcuni - i «soliti» , e , il ritrovato e la sorpresa Cholevas -, la gara contro l’Inter ha evidenziato come la Roma più bella sia quella che può esprimere maggiore qualità. Quale? Tra tutte le combinazioni a disposizione del tecnico, si è rivelata letale per le squadre avversarie quella in cui giocano insieme , ed Adem : gente che parla la stessa lingua calcistica, quella della classe assoluta.

In sostanza, quando partono tutti titolari non ce n’è per nessuno. È capitato solo cinque volte in stagione, e la Roma ha ottenuto altrettante vittorie contro Parma, Verona, Chievo, Torino e Inter, realizzando 14 reti e subendone 3. C’è di più: ad eccezione della vittoria casalinga contro il Verona, in cui sono andati a segno e , in tutte le altre occasioni uno di loro ha realizzato almeno un gol. A Parma è toccato a e ; il serbo si è ripetuto contro il Chievo, gara in cui è andato a segno anche , e contro il Torino; domenica sera, invece, è toccato a prendersi il palcoscenico con una doppietta che ha steso i nerazzurri, con gli altri due determinanti come uomini assist.

Salta agli occhi come reputi questo atteggiamento tattico più adatto alle gare casalinghe: in trasferta solo a Parma ha optato per questa soluzione, che potrebbe tornare utile il 10 dicembre in , quando all’Olimpico arriverà il Manchester . Una gara da vincere ad ogni costo, l’occasione per vedere di nuovo insieme i «tre tenori»