14/12/2014 09:12
IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Ecco il vero effetto delle coppe europee: non c'è più tempo per pensare, metabolizzare, ripartire. Bisogna giocare subito un'altra partita decisiva. Oggi a Genova sarà molto dura, anche perché la squadra di Gasparini è sulla cresta dell'onda. Esattamente come il Sassuolo di sabato scorso, forse di più perché l'effetto-stadio sarà forte. E la tifoseria rossoblù è gemellata in modo molto stretto con quella del Napoli. Trasferta proibita per i colori giallorossi, come fu quella infausta del San Paolo. Abbiamo tutto contro, dunque, e niente tempo per rimarginare la ferita dell'eliminazione dalla Champions. Ma è proprio adesso che si deve vedere il carattere della squadra di Garcia: non è davvero il caso di piangersi addosso. La realtà dice che la Roma è al secondo posto, sempre a tre punti dalla Juventus. E che giocherà una coppa europea che sarebbe sbagliato sottovalutare. Ha ricordato giustamente Sabatini che dobbiamo abituarci a giocare stabilmente in Europa se vogliamo fare esperienza e si è impegnato per il mercato di gennaio. La stagione è tutta da giocare e Genova è una tappa decisiva. Al posto di Garcia (per la prima volta scomodo) diremmo alla squadra: ci basta giocare oggi come mercoledì scorso e il risultato sarà diverso. Ma non è semplice da dire, nè da fare. Per questo oggi ci vorrà un grande carattere di squadra. Ed anche dei tifosi giallorossi.