25/01/2015 10:17
IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - La Roma pareggia troppo: lo ammette il suo allenatore ed è la semplice verità di questa parte di stagione. Due pareggi sono peggio di una sconfitta e due - con Sassuolo e Milan in casa - sono stati onerosi. Altro discorso con Lazio e Palermo, molto diverse le partite in rimonta dalle altre. Ma Garcia prova in ogni caso a cambiare modulo e gioco e spiega sempre con grande chiarezza che lo fa per vincere, non per adeguarsi all'avversario. E così risponde ai mugugni che rimbalzano nel mondo dei tifosi giallorossi, che ha una sua caratteristica ineliminabile: grande esaltazione nei trionfi e depressione perfino esagerata alle prime frenate. Non siamo di fronte a sconfitte brucianti, ma gli spifferi di gennaio producono qualche brivido. Rudi ha capito e assicura che l'ambiente della squadra è sereno però, siccome il momento è importantissimo, stasera a Firenze metterà in campo una squadra molto solida. Se i fantasisti sono appannati, meglio forse un centrocampo robusto e un attacco con molte possibilità, cioè con Totti al centro. Non si può far finta che Gervinho non manchi al gioco della squadra, ma si può sperare che Iturbe sia più fortunato. Bisogna passare il mese e preparare un febbraio allegro, con tutti gli obiettivi a portata di mano. Ma oggi seguiamo Garcia e guardiamo avanti: Fiorentina, Fiorentina, Fiorentina.