Chiuse le Curve dell'Olimpico

14/01/2015 08:35

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Curva Nord chiusa per un turno in occasione di Lazio- e proibita ai tifosi della Roma sia per l'incontro di Coppa Italia del 20 gennaio che per quello di campionato del 31 gennaio, entrambi con l'Empoli. E’ questo il provvedimento emanato ieri dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive del Viminale dopo gli incidenti che si sono verificati al termine del derby di domenica. C'è però un'eccezione: l'accesso alle curve sarà consentito ai soli possessori della Tessera del Tifoso. 

RITORNO AL PASSATO - 
Quello che avevano iniziato a temere i due club nella giornata di lunedì è divenuto realtà: dopo le trasferte vietate e gli obblighi a giocare di giorno, è arrivato il temuto salto di qualità, ossia le curve chiuse in casa ai non tesserati. A conti fatti Lazio- rischia di diventare una gara per pochi intimi: sono appena 1900 i possessori della tessera del tifoso biancocelesti (più i bambini che hanno sottoscritto l’abbonamento «Cucciolone») che potrebbero accedere nella Curva Nord se il Prefetto in giornata ufficializzerà la decisione. Va un po’ meglio a quelli giallorossi che in occasione delle due partite con l’Empoli vedrebbero il settore dimezzato (8000 i possessori della As Roma Club Privilege).

CLUB INFURIATI
La decisione di chiudere le curve è stata presa dal Casms al termine della riunione di ieri convocata proprio per fare il punto dopo il derby e approfondire i rischi connessi a Lazio- in programma domenica. Entrambe le tifoserie hanno avuto, sottolinea il Viminale, un comportamento che ha provocato un «alto livello di pericolo» e, dunque, si sono resi necessari «interventi di carattere preventivo per colpire, in maniera significativa, le curve degli ultrà, luogo dove tradizionalmente maturano le logiche prevaricatorie dei violenti». Club infuriati: entrambi inizialmente avevano pensato di ricorrere al Tar ma la decisione imminente del Prefetto sembra aver sconsigliato questa via. Tra l’altro la Lazio ritiene la punizione iniqua se paragonata a quella della Roma (l'arsenale trovato è riconducibile a un tifoso della , i sostenitori aggrediti sono stati laziali), visto che la gara con il è ritenuta un crocevia fondamentale per la corsa alla e disputarla praticamente senza l’apporto del settore più caldo del tifo, è una punizione che potrebbe condizionare tutta una stagione. A farsi portavoce del malumore, il presidente Lotito: «Una società non può rispondere dei comportamenti e delle violazioni che avvengono anche al di fuori dallo stadio perché altrimenti il sistema diventa ingovernabile. E il danno economico diventa irreparabile. Bisogna censurare in modo mirato il comportamento dei singoli, dobbiamo distinguere una volta per tutte i delinquenti dai tifosi. C'è gente che va allo stadio per delinquere, munito di tutta una serie di oggetti che possono addirittura uccidere come quella bomba carta con i chiodi, e il cui comportamento va sanzionato col codice penale impedendogli così di andare allo stadio. Ripeto: le società non possono pagare pegno per il comportamento di un singolo». Ma questo è solo il primo atto di un percorso che da ieri pone «sotto osservazione» le tifoserie di Roma e Lazio. In caso di nuovi comportamenti violenti, arriveranno ulteriori provvedimenti.

NO AI NAPOLETANI - Penalizzati anche i tifosi del . Il Casm ha deciso infatti che «in ragione delle complesse condizioni ambientali determinate dalla possibilità di contatti in à della tifoseria organizzata partenopea con quella tifoseria romanista» (dovute alla morte di Ciro Esposito, ndc) la vendita dei biglietti per la partita con la Lazio sarà riservata ai soli residenti nella regione laziale