02/01/2015 09:14
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Più che ai giocatori degli altri da acquistare, le priorità della Roma sono dentro casa. Nainggolan e Destro, due storie molto diverse che stanno catturando le energie di Sabatini. Il primo, in comproprietà libera tra i giallorossi e il Cagliari, può essere riscattato a titolo definitivo in virtù di un accordo privato raggiunto dai due club un anno fa: si sono dati appuntamento a gennaio 2015, senza però fissare un prezzo. Rispetto ad allora sono cambiati presidente (Giulini) e direttore sportivo dei sardi (Marroccu). E il valore del giocatore, nel frattempo, è schizzato verso l’alto. Ecco perché la risoluzione anticipata della comproprietà, su cui anche il giocatore dovrebbe mettere la firma, non è scontata. «I giallorossi hanno tempo fino a gennaio - ha spiegato Giulini - ma siamo distanti sulla valutazione. La metà del cartellino di Radja vale 10 milioni? Mi sembra una sciocchezza». La classica dichiarazione del «venditore», che fa di tutto per alzare il prezzo. Tra le righe il numero 1 rossoblù intende dire che dal 1° febbraio in poi si sentirà libero di trattare la sua metà con chiunque. Il Liverpool si è già affacciato, promettendo al belga uno stipendio da 4 milioni. Detto che l’ultima parola spetterebbe in ogni caso alla Roma, a Trigoria fanno leva sulla voglia di Nainggolan di vestire giallorosso a lungo. Col procuratore sono già stati avviate le trattative per il rinnovo, con stipendio destinato ad essere quasi raddoppiato rispetto al milione e mezzo attuale.
Una firma o comunque un «sì» anticipato di Radja, darebbe alla Roma ancora più forza nella trattativa con il Cagliari. Senza dimenticare che c’è di mezzo la questione Astori: i 5 milioni da versare ai sardi per il riscatto del difensore rappresentano una sorta di «anticipo» sul belga. Dopo aver valutato la prima metà 9 milioni, alla fine con altri 12-13 milioni Nainggolan dovrebbe diventare tutto giallorosso. E restare: è Strootman il top player del centrocampo più a rischio, col Real pronto a sfidare lo United.
Si vedrà. Intanto c’è la grana Destro da risolvere. Il 31 Sabatini ha incontrato in albergo a Milano il procuratore Vigorelli in mezzo a una lunga serie di appuntamenti. La situazione è chiara: Mattia soffre il ruolo di riserva di Totti, la società lascia a Garcia la libertà di scelta ma teme che Destro perda valore. Nessuno ha pronti i 20 milioni che la Roma chiede per cederlo, così si stanno valutando le varie proposte di prestito raccolte: il Milan lo vuole e potrebbe proporre anche un diritto di riscatto se vendesse El Shaarawy, la Fiorentina lo prenderebbe al posto di Gomez, Torino e Sampdoria altre due soluzioni pronte. Al momento non se ne fa nulla, anche perché la Roma avrebbe il grosso problema di trovare a sua volta un centravanti in prestito. Destro, intanto, è stato rincuorato da Garcia («Mi servi per vincere lo scudetto») ma non è per nulla sicuro di giocare con continuità, a partire da Udine: c’è anche un affaticamento muscolare a frenarlo. I prossimi mesi saranno decisivi. O si riprende il suo ruolo da protagonista nella Roma e rinnova (va in scadenza nel 2017), oppure parte a giugno.
Intanto Sabatini continua a ingaggiare baby talenti. Dopo Ponce del Newell’s, ha preso il trequartista uruguaiano Kevin Mendez, classe ’96, che il Penarol ha ceduto a un fondo di procuratori. Operazione firmata dall’agente Alessandro Lucci, che alla Roma costerà circa 2.5 milioni più bonus. Il ragazzo, che un mese fa ha preso il passaporto italiano, è atteso nelle prossime ore e si sposterà subito a Perugia dove va in prestito per 18 mesi. Ci penserà Taddei a spiegargli cosa lo aspetta a Roma.