20/01/2015 08:48
GASPORT (M. CECCHINI) - Diciamolo, parlare di «Decima» attiva tutto il fascino della Champions e della leggendaria rincorsa del Real Madrid. Nel suo piccolo, però, la storia della Coppa Italia racconta che in questa manifestazione la Roma ha la sua leggenda da inseguire. Complici anche le difficoltà di campionato, Rudi Garcia lo ha capito e quindi la sfida di stasera contro l’Empoli assume l’aspetto di una prima svolta stagionale, com’è giusto che sia per una gara senza appello, e per di più contro una delle formazioni più in forma del momento. E così l’allenatore giallorosso, tra Rai e radio ufficiale, mette subito in chiaro il programma.
SCORCIATOIA «Ho visto l’Empoli – spiega –. È una squadra organizzata, molto pericolosa sui calci piazzati e sta facendo un ottimo campionato. Ma noi in Coppa Italia daremo tutto, per arrivare alla “decima”. È uno degli obiettivi stagionali e anche la strada più corta per vincere un titolo. Non la snobbiamo affatto. Anzi».
PARTENZA LENTA Il momento però è quello che è: poco brillante. Soprattutto se confrontati con quelli della feroci della Juventus, gli avvii di match giallorossi ultimamente paiono da educande. «Stiamo iniziando male le partite – ammette Garcia –. Invece dobbiamo essere protagonisti sin dai primi minuti e creare problemi alla difesa avversaria. Prima, invece, quasi sempre eravamo davanti all’intervallo. Certo, abbiamo assenti come Gervinho e Keita, però la rosa è vasta. Dobbiamo fare meglio con i più esperti. Il bilancio, comunque, è positivo. Pur giocando anche la Champions stiamo facendo un buon campionato, ma nelle ultime partite abbiamo pareggiato troppo. È il nostro problema attuale, per questo occorre tornare alla vittoria al più presto possibile». Ovvero contro l’Empoli.
MESTIERE SCUDETTO Logico, però, che nella testa dell’allenatore ronzi principalmente il discorso scudetto. «La classifica dice che la Juve è in testa, ma siamo solo alla fine dell’andata, ci sono ancora 57 punti in palio e dunque c’è tempo per ritornare. Se non credessi nello scudetto cambierei mestiere».
DESTRO E NAINGGOLAN Proprio per questo il turnover contro l’Empoli ci sarà, ma di qualità. In porta toccherà a Skorupski, mentre in difesa potrebbe esordire da titolare il baby Somma – figlio dell’ex allenatore dell’Empoli – ed essere rispolverato il desaparecido Cole, che non gioca da due mesi. Fuori a Palermo, a centrocampo – oltre a Paredes – sono pronti al rientro De Rossi e Nainggolan, con quest’ultimo ieri protagonista di dichiarazioni polemiche sulla Juve («Gli aiuti vanno sempre dalla stessa parte») che però sono state rilasciate a novembre, e quindi ancora risalenti alla sfida di ottobre. In attacco, infine, la tentazione di Garcia è quella di schierare il tridente pesante. Ovvero: dentro dall’inizio Iturbe, Totti e Destro, proprio per indirizzare subito il match. Proprio su Destro l’allenatore si espone ancora sull’idea di non cederlo. «Nessuno dei giocatori più importanti deve andare via. Certo, contano molto anche le motivazioni, ma io sono tranquillo finché Mattia è al cento per cento nella sua testa».
ITURBE E LJAJIC La domanda è se il gol di Palermo partorirà miracoli. Magari sul tipo di quelli che si attendono anche da Iturbe. Garcia ieri gli ha profetizzato un futuro alla Ljajic: prima stagione a luci e ombre, poi l’esplosione. Possibile, ma se stasera in Coppa Italia riprendesse quella confidenza con la rete che gli manca da oltre tre mesi, per l’argentino-paraguaiano la seconda parte di stagione potrebbe regalare belle sorprese. La caccia alla Decima, in fondo, ha bisogno anche di storie come la sua.