20/01/2015 09:47
LA REPUBBLICA (E. SISTI) - In uno scenario brullo, da purgatorio, Curva Nord chiusa per mancanza di richieste, Curva Sud riservata ai soli possessori della tessera del tifoso, vedremo persone abitualmente “curvarole” emigrare in altri settori, è la transumanza dei tagliandi. Resse bibliche ai cancelli non vengono bancate dagli scommettitori (attesi meno di 20 mila). La Roma deve almeno provare a guadagnarsi contro l’Empoli il quarto di finale di Coppa: come premio le verrà consegnata una fra Fiorentina e Atalanta che giocheranno domani sera al Franchi. Il quarto è previsto in gara secca il 4 febbraio. La composta eleganza di Garcia, un po’ anche per suoi demeriti, si è immaliconita, fra arrabbiature, infortuni, errori di formazione, sorrisi forzati e sincere preoccupazioni. Forma e sostanza delle dichiarazioni del tecnico francese si stanno scollando, per necessità mediatica, dalla realtà dei fatti: «Iturbe sta giocando bene» è una delle sue frasi più a rischio in questo momento. L’attuale instabilità geofisica giallorossa scaturisce da quell’antica faglia di Trigoria (che passava anche sotto le Tre Fontane) la quale da decenni separa aspirazioni e campo, il possibile dall’immaginario. Giusto, come sostiene Garcia «credere ancora nello scudetto perché altrimenti dovrei cambiare mestiere». Il tempo ci sarebbe, ma il gruppo? È inquietante che il tecnico della squadra data per favorita ad agosto, a metà percorso, sia costretto a dire: «Dobbiamo tornare alla vittoria al più presto».
La Roma ha vinto 13 volte, 12 in campionato, una in Champions. Il ricor- do delle 6 vittorie consecutive di inizio stagione (Fiorentina, Empoli, Cska, Cagliari, Parma, Verona) è svanito, svanita la compattezza che le rese possibili. Non solo vincere, dunque, ma vincere sfide importanti, vincere le partite «wow», come le definì Guardiola. Non contro il Ladispoli in amichevole. Oltre lo scudetto, la cui immagine si sta sfilacciando, la Roma sogna la “decima”. «Faremo di tutto per vincere la Coppa n.10». Il percorso, durante il quale si potrebbero materializzare la Juve in semifinale e il derby in finale, comincia stasera contro Sarri che ammette: «La Roma ha una rosa internazionale, per noi pochissime chance». La rosa può essere profumata anche se non internazionale, anche se colta nel giardino sotto casa. L’Empoli (il match si replicherà in campionato sabato 31 gennaio) gioca bene e non ha nulla da perdere, forte del suo lodatissimo Valdifiori. Garcia, che invece da perdere ha tutto, dice: «Giocherà Skorupski». Poi forse altri dieci, forse Florenzi e Paredes, piaciuto nel secondo tempo di Palermo, saranno confermati nei loro ruoli indecifrabili. Torneranno De Rossi e Nainggolan. Per Totti probabile panchina aspettando il suo ex compagno di scudetto Montella