28/01/2015 08:38
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - In attesa dalla fumata bianca che, a meno di ulteriori ribaltoni, arriverà comunque dall’Ucraina, più che del nuovo rinforzo per l’attacco si discute del futuro di Totti. E cioè che ruolo spetterà al capitano da qui a fine stagione. Se sarà titolare o panchinaro, se prima punta o trequartista. Nel dibattito, però, non entra come dovrebbe l’ultimo arrivato. Perché, bisogna dirlo subito, non è previsto lo sbarco nè di Cavani (volendo è sul mercato) nè di altre punte di primissima fascia, da Aguero a Benzema, da van Persie a Dzeko, da Diego Costa a Mueller, da Ibrahimovic a Jovetic, da Falcao a Suarez. Fino a quando, in maglia giallorossa, non vedremo il top player da sistemare lì davanti, è dura mettere a sedere Totti a priori e considerarlo al massimo la prima alternativa per l’attacco. A 38 anni, in questo organico, il capitano fa ancora la differenza.
RUOLO E SPESSORE - Luiz Adriano avrebbe più chance di Konoplyanka di diventare titolare. Il brasiliano, capace di partire pure dall’esterno e di partecipare venendo incontro, è soprattutto centravanti: quindi l’ideale per i sistemi di gioco su cui sta lavorando Garcia, dal 4-3-3 al 4-3-1-2, dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1. Totti si troverebbe a suo agio nel 4-3-1-2, da punta accanto a Luiz Adriano o da trequartista alle sue spalle, e volendo anche nel 4-2-3-1, da rifinitore o da centravanti. Il brasiliano, in assoluto, prenderebbe il posto di Destro, anche se tecnico e dirigenti si augurano che possa sfruttare meglio di Mattia le opportunità che avrà in campionato e nelle coppe. Pure l’ucraino non avrebbe problemi con i moduli della Roma: è ala sinistra di piede destro, sa essere anche seconda punta. Konoplyanka ha davanti, però, più che il capitano almeno tre giocatori: Ljajic, Iturbe e Gervinho. In teoria pure Pjanic. E senza contare Florenzi, ormai terzino. Sarebbe, dunque, più riserva lui di Luiz Adriano.