18/01/2015 09:36
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Lo sguardo dice tutto. Non è quello rammaricato di chi nonostante il gol, è uscito dal campo con un pareggio che profuma di sconfitta. Al triplice fischio c'è comunque un sorriso di rivalsa sul volto di Mattia Destro, pronto a dimostrare che il suo possibile addio dalla capitale non dipende certo dalla sua media realizzativa. Di fronte al quinto gol nelle ultime sette partite giocate da titolare, l'atteggiamento non mente: anche quando ovviamente gli viene chiesto dove sarà il suo futuro: «Ora sono un giocatore della Roma», risponde seccamente l'attaccante di Ascoli. Ci tiene a precisare che del domani non c'è certezza. Anzi, probabilmente la scelta è già stata presa: «Io penso solo a giocare, non so se questo sarà il gol del congedo», conclude quasi imbarazzato, anche perché sinceramente non si potrebbe essere più chiari di così. In nottata un tweet da giocatore più vicino alla causa giallorossa: «Che rabbia! Ho ritrovato il gol ma purtroppo non sono arrivati i tre punti. Comunque qui nessuno molla».
Destro a Roma vuole giocare con continuità, Garcia nonostante le solite smentite di rito, lo ha spedito spesso in panchina. Niente di personale, considerando che oltre ai gol, nelle prestazioni di Mattia sono state notate spesso soltanto lamentele con poca abnegazione soprattutto quando veniva chiamato in causa durante la gara. Le strade sembrano ormai lontanissime ognuno con le proprie motivazioni, ognuno con obiettivi diversi. Non reggono infatti neanche le dichiarazioni pre partita di Walter Sabatini, che chiamato in causa sulla situazione prova a cavarsela come può: «Mattia è un ragazzo che ha fatto 20 gol, nonostante abbia giocato ad intervalli. Verificheremo il suo stato d'animo e i suoi sentimenti rispetto al momento che sta vivendo a Roma. Ci sono molte probabilità che rimanga, anche perché è una richiesta dell'allenatore». Il ds non ha comunque voglia di svalutare un patrimonio economico della società, che ora aspetta soltanto la proposta giusta. La Roma infatti preferirebbe cedere il ragazzo all'estero e non concedere la formula del prestito con diritto di riscatto, quello che in Italia hanno già avanzato Milan, Fiorentina e Torino. Destro però in Serie A direbbe di sì soltanto ai rossoneri, chiamati da uno sforzo economico che probabilmente adesso non possono concedersi.
Certo, la situazione ormai sembra essere arrivata all'epilogo. Garcia dalla sua parte ha bloccato la cessione solo perché vorrebbe avere garanzie dalla società sul possibile sostituto. Destro serve a meno che la Roma non compia un altro sforzo sul mercato, ma i titoli di coda si avvicinano. A circa 15 giorni dalla fine del mercato la Roma è costretta a trovare una soluzione in fretta, perché martedì è già tempo di Coppa Italia all'Olimpico. Nello stadio che non lo hai mai amato fino in fondo e che probabilmente è pronto a salutarlo definitivamente.