L’assistente-assente e un rigore che manca

07/01/2015 08:35

IL TEMPO (M. ) -  In una partita diretta male da Guida sia tecnicamente che disciplinarmente (fa fatica a tenere in mano le redini della gara dopo il gol). I provvedimenti disciplinari tra giocatori che litigano e qualche colpo «proibito» spesso non sono tempestivi.

Gli episodi principali sono però la rete convalidata alla Roma e il rigore non concesso all'Udinese. Primo episodio: al 17’ Astori copisce di testa il pallone che va a sbattere nella parte interna della traversa e anche se di poco oltrepassa completamente la linea di porta. Giusto concedere la rete ma è anomalo il modo in cui Guida e il suo addizionale Maresca arrivano alla decisione. Prima domanda: per prendere la decisione è posizionato meglio Guida o Maresca ? La risposta è semplice: Maresca, che chiaramente dice sia a Guida che Astori che la palla non ha oltrepassato la linea. Passa qualche secondo e Guida si assume la responsabilità di assegnare la rete. Bisogna ricordare che è sempre l'arbitro centrale a prendere l'ultima decisione e Guida con ritardo ma con coraggio sceglie la via giusta. Però dopo questo episodio siamo ancora più convinti che l'addizionale non serve e la tecnologia è sicuramente più affidabile.

Secondo episodio: questa volta è più semplice in quanto l'intervento di Emanuelson al 40' s.t. scomposto e da dietro su Kone è calcio di rigore. Anche nell'ipotesi che il romanista avesse colpito il pallone. prende contemporaneamente le gambe dell'avversario e pertanto conseguenza logica è la concessione del rigore. Anche questa volta ci chiediamo: che aiuto ha dato Maresca (ancora lui) a Guida? E ci domandiamo di nuovo se non sarebbe il caso di sostituire gli addizionali con la tecnologia come proposto da Tavecchio.