L’ennesima battaglia dei capitani diversi: Totti al quarantesimo derby cerca il record di 10 gol contro la Lazio. Mauri ne ha giocati 14 e non perde una sfida cittadina dal marzo 2011

11/01/2015 09:52

IL TEMPO (A. SERAFINI) - Sempre la stessa storia: nella settimana che precede il derby della capitale magicamente aumentano i dubbi e il mistero di fronte ad un suo possibile impiego. però anche questa volta ci sarà, pronto a rimettersi in gioco probabilmente nell'unica gara che ancora oggi riesce a mettere a repentaglio il suo famoso sangue freddo.

Non cambierà mai, nonostante siano ormai 38 le primavere segnate sulla carta d'identità e che, salvo un altro rinnovo di contratto, questo potrebbe essere il suo quartultimo derby in carriera. Almeno considerando la scadenza del suo accordo nel giugno 2016, quando il numero 10 si avvicinerà alla soglia dei quarantanni, 40 come il numero delle stracittadine che avrà giocato se oggi riceverà una maglia da titolare.

Un altro record irraggiungibile, da spedire ancora una volta nella storia nel caso in cui arrivasse anche quel decimo gol che lo lancerebbe in solitario in testa nella classifica dei marcatori delle stracittadine. Fermo a quota 9 insieme a Delvecchio e Da Costa, non segna contro la Lazio dall'8 aprile del 2013, un calcio di rigore che non servì comunque a regalare una vittoria ai suoi. Dopo il fischio finale, però, Francesco dichiarò che quel record era stato «il più bello della carriera, più importante rispetto a tutto il resto». D’altronde i numeri totali dei confronti contro i biancocelesti rimangono nonostante tutto negativi. Dall'esordio del 6 maggio 1994, il bilancio parla chiaro: 15 derby persi, 11 pareggiati e 13 vinti.

La voglia di sentirsi ancora al top lo lo ha comunque obbligato ad una rigoroso programma di allenamento (anche alimentare) durante l'ultima sosta natalizia, tanto da convincerlo a non giocare la gara di Udine pur di non mancare alla sfida dell'Olimpico. però ha preferito buttarlo nella mischia, gestendo come al solito il minutaggio, ma sicuro che il momento di forma non ottimale sia dovuto soltanto ad un fisiologico momento di flessione.

infatti gli garantisce un atteggiamento tattico in grado di poter cambiare a proprio piacimento il modulo durante la gara: abbassandosi tra le due punte esterne o fungendo da rifinitore, servendo in velocità il contropiede soprattutto contro squadre che affrontano la Roma a viso aperto. E poi, togliendo ogni discorso superfluo, perché è .

In settimana a Trigoria, il gruppo dei romani ha dispensato consigli al resto della squadra, soprattutto ai debuttanti. Consigli apparenti, considerando che nei giorni d'avvicinamento al fischio d'inizio si racconta di un silenzio e di una concentrazione mai respirata all'interno del centro sportivo. I giorni di attesa non saranno mai tranquilli per , così come per e , destinati in blocco nel partire dall'inizio. Si dice che il derby azzeri i valori tecnici: è pronto a sfatare anche questo tabù.