Roma, ansia in attacco. Stop per Totti e Destro. E Gervinho non ci sarà

02/01/2015 09:31

GASPORT (M. CECCHINI) - Evidentemente il 2015 ha deciso di dover essere un anno batticuore per gli attaccanti. Pensateci. Se la si è ritrovata all’improvviso a dover affrontare in pubblico le nostalgie di Tevez, la Roma – più in piccolo – ha cominciato gennaio con due allarmi in attacco. Un problema non da poco per , visto che l’allenatore francese per la prossima trasferta di Udine dovrà probabilmente fare a meno anche di Gervinho, impegnato con la Costa d’Avorio nella preparazione della Coppa d’Africa (e l’offensiva diplomatica difficilmente riuscirà a sortire effetti per il match della Befana).

e il tendine -  La prima preoccupazione riguarda capitan , che ieri ha svolto un differenziato per il riacutizzarsi di un fastidio al tendine del piede sinistro, che gli procura dolore sotto il quinto metatarso. Niente di gravissimo, ma è una situazione che occorre gestire vista la contemporanea ansia per .

: l'appello di -  Un po’ più seria la questione relativa al marchigiano, che accusa un fastidio muscolare al quadricipite della coscia destra. Ieri non si è allenato e oggi, qualora non ci fossero progressi, potrebbe essere sottoposto anche ad esami strumentali. In ogni caso, i margini per il recupero ci sono, dicono a Trigoria. E questa per è una buona notizia, anche per tenere dentro il gruppo una punta che sembra destinata all’addio. Nel Veglione trascorso insieme da gran parte della squadra, infatti, è stato al centro dell’attenzione dei compagni. Mattia è parso coinvolto come nei giorni migliori, anche perché gli ha parlato dicendogli di non partire subito «perché mi servi per vincere lo scudetto». Intanto però i compagni hanno preso in giro Mattia dicendogli: «Tanto questo è l’ultimo Capodanno insieme a noi. Vogliamo vedere se a Londra ti divertirai come qui», alludendo alle voci . ha riso e risposto: «Vedremo», ma appare sempre difficile che il giocatore possa partire già a gennaio. Di certo la dirigenza vorrebbe cederlo per non meno di 20 milioni e all’estero, anche se si è tornati a parlare di . Tutto però è prematuro. Il futuro si chiama solo Udine. E e lavorano per esserci.