29/01/2015 08:22
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Il tempo stringe, l'attesa continua e finché non arriverà una risposta definitiva l'effetto domino del mercato romanista non potrà attivarsi. Almeno pubblicamente . Nella giornata di ieri il direttore sportivo Walter Sabatini è rimasto a Trigoria seguendo passo dopo passo il lungo lavoro di intermediazione per convincere lo Shakhtar Donetsk ad abbassare le pretese per Luiz Adriano. Nonostante i giallorossi abbiano già raggiunto l'accordo con il calciatore (contratto di 4 anni e mezzo a circa 2 milioni netti a stagione), regna ancora il silenzio dopo la nuova proposta inviata: 3 milioni per il prestito e il successivo obbligo di riscatto a giugno salito oltre i 10 milioni. Gli ucraini però hanno rispedito la risposta al mittente, comunicando che avrebbero inviato a breve una controproposta.
Situazione mal digerita dallo stesso Luiz Adriano, pronto a puntare i piedi e rimanere in Brasile non presentandosi di fatto al ritiro dello Shakhtar Donetsk in programma domani in Spagna. Sabatini quindi sarà costretto a fissare una scadenza: non si andrà oltre la mattinata di oggi, anche perché altrimenti non ci sarebbero i tempi tecnici per concludere l'operazione con una delle alternative.
Per non farsi trovare impreparati, in caso di fumata nera il ds romanista conta di poter chiudere con l'esterno del Dnipro Konoplyanka, nonostante il papà del ragazzo in serata abbia frenato l'ipotesi: «Probabilmente il contratto con la Roma non verrà firmato, mio figlio vuole restare al Dnipro fino a giugno e poi andarsene». In secondo piano rimangono al momento Salah e l'ivoriano Doumbia del Cska Mosca, l'altro nome seguito a lungo dalla dirigenza e che piace tanto a Garcia. Dall'Ucraina alla Russia però le cose non cambiano, così come ottenere uno sconto sul cartellino, valutato non meno di 18 milioni.
Uno stallo generale quindi, complicato ulteriormente dalle solite, ma non nuove, azioni di disturbo esterne. Come quella della Juventus, che attraverso il lavoro di alcuni intermediari ha richiesto informazioni sulla valutazione di Luiz Adriano. Se nelle leggi del mercato vale tutto, a Trigoria non hanno comunque apprezzato il tentativo di aprire un'asta. Nel groviglio generale di dichiarazioni e smentite, almeno fino ad oggi rimarrà in stand by anche la posizione di Mattia Destro, raggiunto ieri nella sua abitazione romana in zona Torrino dall'ad del Milan Adriano Galliani. Circa 4 ore di colloquio (erano presenti anche il padre del ragazzo e il suo procuratore Vigorelli) in cui è stato confermata la volontà comune delle parti di concludere l'affare. Ovviamente però anche in questo caso c'è da aspettare. Come spiegato da Galliani al termine dell'incontro: «Il ragazzo vuole pensarci ancora una notte e mi sembra giusto. Il riscatto? È sempre stato diritto e non obbligo».
Considerando che Destro ha già detto sì all'offerta rossonera (a Milano confermano essere arrivate anche le firme nel pomeriggio) ora si attende soltanto il via libera da Trigoria. Sistemate le operazioni primarie, si penserà poi a Borriello (ancora in trattativa con il Genoa) e all'arrivo di un difensore centrale. Se il Tottenham abbasserà le pretese, si proverà un ultimo affondo per Chiriches.