Salah in pole, Nainggolan resta

22/01/2015 08:58

IL TEMPO (A. SERAFINI) - Nel mercato, non manca mai la fase dell'attesa. Quella che sta vivendo la Roma, ancorata alle trattative che si trascinano lente. In primis per , il primo nome sulla lista di .

Nonostante la concorrenza di numerosi club europei (su tutti il Monaco) il giocatore ha già espresso la volontà di trasferirsi nella capitale, motivo per cui a Trigoria rimane la convinzione di poter concludere positivamente l'affare. L'ultimo nodo da sciogliere è con il Chelsea, non ancora convinto della proposta romanista per il prestito oneroso di 18 mesi (a 500 mila euro) con diritto di riscatto fissato a 14 milioni. La richiesta dei londinesi infatti continua a non scendere sotto i 16-17 milioni, cifra ritenuta minima per lasciar partire il giocatore anche senza l'obbligo del riscatto.

è partito ieri alla volta di Milano dove si è intrattenuto con l'intermediario Savini che sta seguendo l'operazione e che già oggi proverà a diminuire la distanza tra le parti. In caso di fumata nera, tra le alternative rimane l'ucraino del Dnipro Konoplyanka, ma i costi dell'esterno offensivo continuano ad essere ritenuti troppo alti. Il suo contratto scade a luglio ma il Dnipro non fa sconti.

In stand by la partenza di Borriello, che attraverso un tweet ha bloccato ogni entusiasmo: «Si parla di trattative saltate, la verità è una sola: nessuno mi ha contattato,non ho mai ricevuto offerte, non ho rifiutato nessuno». Tra il serio e il faceto, non mancano comunque le difficoltà di intesa sia con il che con la Roma sulla risoluzione consensuale del contratto. Allo stesso tempo i giallorossi sperano di sistemare più di una posizione in uscita risparmiando quei fondi da reinvestire in altre operazioni.

Dopo aver detto addio ad Emanuelson (oggi primo allenamento con l'Atalanta) con la plusvalenza ottenuta dalla cessione di Jedvaj (8 milioni più 1 di bonus) verrà ultimato il riscatto della seconda metà di , «entro gennaio senza il rischio di dover finire alle buste», ha tuonato il presidente del Cagliari Giulini. Ieri ha incontrato anche i dirigenti sardi: intesa vicina a 12 milioni circa. Su c’è il Torino.