14/01/2015 08:47
IL MESSAGGERO (B. SACCA') - Già in cinque circostanze la curva Sud romanista e la Nord laziale sono state chiuse. A comandare la classifica è il club giallorosso, punito per tre volte prima di ieri. Il 1 settembre del 2013, ad esempio, la Roma ha affrontato il Verona all’Olimpico (3-0) senza il cuore del tifo per un intreccio di eventi che si trascinava dalla stagione precedente. Del resto, il 12 maggio del 2013, l’arbitro Rocchi aveva dovuto sospendere la gara fra il Milan e i giallorossi per via degli ululati razzisti piovuti sulla testa di Balotelli dal settore ospiti. Così, il giudice Gianpaolo Tosel aveva «ammonito» il club ma, sei giorni più tardi, durante la sfida dell’Olimpico tra la Roma e il Napoli, i romanisti avevano intonato ancora cori discriminatori nei confronti di Balotelli. Sud chiusa, quindi, contro il Verona. Viceversa, sia il 16 febbraio 2014 contro la Sampdoria (3-0) che il 1 marzo contro l’Inter (0-0), la curva Sud fu sbarrata perché i tifosi della Roma si erano macchiati (verbalmente) di razzismo tanto nella semifinale di coppa Italia del 5 febbraio contro il Napoli, quanto durante la partita di campionato del 21 ottobre 2013, sempre al cospetto dei partenopei. Una doppia sanzione. Sul versante della Lazio, ecco una fattispecie italiana e una europea. Cori razzisti nel corso della finale di Supercoppa del 2013 contro la Juventus all’Olimpico: e Nord chiusa il 25 agosto in Lazio-Udinese di campionato (2-1). Infine, ancora slogan discriminatori in Lazio-Legia Varsavia di Europa League: e curva Nord interdetta per Lazio-Apollon Limassol (2-1).